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Chiaravalle

Chiaravalle Sigilli a due pompe di gasolio, erogavano meno di quanto pagato

Dopo accertamenti delle Fiamme Gialle di Falconara, la distribuzione del carburante non era corretta

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 15 febbraio 2023 – Nel biglietto applicato sul bancomat del distributore Eni in via Che Guevara, zona commerciale di Chiaravalle, si legge Gasolio guasto” ma la realtà è ben diversa.

Le due pompe del distributore self service che erogano gasolio sono state sigillate e poste sotto sequestro dalla Guardia di Finanza perché la distribuzione del carburante non era corretta: gli automobilisti pagavano una somma al momento di rifornire i loro veicoli ma ricevevano in cambio meno carburante di quello pagato.

Nei giorni scorsi gli accertamenti messi in atto dalla Compagnia delle Fiamme Gialle di Falconara Marittima, grazie anche alle segnalazioni pervenute dalla Sala operativa del Comando provinciale, hanno consentito di controllare capillarmente il distributore di carburante di Chiaravalle dopo che i militari avevano constatato alcune anomalie nell’erogazione del carburante.

L’intervento si inquadra nell’attività di controllo che è stata intensificata da parte del Comando provinciale di Ancona delle Fiamme Gialle, tesa a contrastare eventuali illeciti in tema di accise e Iva sui carburanti e anche a verificare la corretta dinamica di formazione dei prezzi degli oli minerali.

Il distributore Eni di via Che Guevara negli anni scorsi era uno dei più frequentati dagli automobilisti anche perché aveva un bar molto fornito all’interno. Ora invece offre esclusivamente il servizio di self service.

I militari hanno verificato che all’estrazione di due pistole eroganti il gasolio, senza azionare le rispettive leve interne, i contatori di riferimento mostravano l’avvio di erogazione sia in litri che in euro, pur in assenza di reale ed effettivo rilascio del carburante.

In pratica, i clienti pagavano una quantità di gasolio che non veniva in realtà immessa nel serbatoio dei veicoli.

Dagli approfondimenti eseguiti dai Finanzieri attraverso specifici strumenti di misurazione tecnica in dotazione alle Fiamme Gialle, è stato accertato che a ogni erogazione di gasolio veniva rilasciata una quantità di carburante inferiore e ben oltre i limiti di tolleranza consentiti dalla legge, rispetto a quella contabilizzata sulla colonnina del distributore, a danno degli ignari consumatori, convinti di aver ricevuto un quantitativo di carburante pari all’importo pagato.

Con il fine di interrompere il meccanismo anomalo di erogazione e scongiurare il protrarsi del danno ai consumatori, sono state sottoposte a sequestro le due pompe di erogazione e deferito all’autorità giudiziaria il proprietario dell’impianto di distribuzione in relazione all’ipotesi di reato di “frode in commercio”.

Sono tutt’ora in corso le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, per verificare se ci siano state eventuali manomissioni degli impianti di erogazione e per analizzare l’utilizzo di modalità tecniche finalizzate al meccanismo fraudolento a danno dei consumatori.

L’attività della Guardia di Finanza ha l’obiettivo di tutelare cittadini e consumatori anche attraverso il contrasto dei traffici illeciti sulle accise dei prodotti energetici.

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