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Chiaravalle Sottoscritto protocollo d’intesa contro l’abusivismo

Tra Comune e Confartigianato Benessere per contrastare il lavoro nero e irregolare di estetiste, parrucchieri, tatuatori che svolgono l’attività in casa o in ambienti non consoni

ChiaravalleConfartigianato Benessere Ancona – Pesaro e Urbino e il Comune hanno sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato a contrastare i fenomeni di abusivismo che, da una parte danneggiano gli imprenditori regolari, dall’altra possono provocare danni alla salute.

Si tratta del primo atto sul territorio del progetto Lotta all’Abusivismo avviato a livello nazionale da Confartigianato con una campagna di sensibilizzazione che invita a rivolgersi a operatori professionisti e certificati.

«Ci auguriamo che l’esempio di Chiaravalle venga seguito presto da altre Amministrazioni comunali», spiega Luca Casagrande, responsabile Benessere di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino.

«Speriamo siano numerosi i Comuni che vorranno unirsi a noi nel contrastare l’abusivismo specie in un settore tanto delicato. Sollecitiamo a segnalare le situazioni, preventivamente verificate e appurate, di manifesto lavoro nero e abusivo di estetiste, parrucchieri / tatuatori che svolgono l’attività in casa o in ambienti non consoni così da consentire l’intervento delle Forze dell’ordine. Il protocollo prevede il monitoraggio dell’esito delle segnalazioni ogni sei mesi con le Forze dell’ordine e le Amministrazioni comunali che hanno sottoscritto e sottoscriveranno il documento».

Rispetto a quelli regolari, gli operatori abusivi rappresentano il 30% (la percentuale più alta di tutto il comparto della manifattura a livello nazionale) il che significa che ogni 3 operatori in regola, uno è abusivo.

Solo nel territorio del Comune di Chiaravalle insistono 60 imprese del comparto benessere fra estetica e acconciatura, di cui 35 parrucchieri e 25 estetiste

«Questa campagna si propone non solo di tutelare le imprese regolari. La missione di Confartigianato è quella di assistere e informare a livello preventivo tutta la cittadinanza del fatto che rivolgersi a un operatore abusivo è rischioso e può provocare danni molto seri alla salute. Lavorare in sinergia con i Comuni è fondamentale per il bene della cittadinanza, anche perché attraverso i social il fenomeno sta proliferando con sempre più soggetti che si improvvisano estetiste e onicotecniche offrendo servizi senza avere un’adeguata formazione e senza rispettare alcuno dei rigidi protocolli igienico sanitari previsti dalla legge».

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