Cingoli - Apiro
CINGOLI Alla scoperta della Badia di San Vittore
27 Luglio 2021
L’ex struttura benedettina, esistente fin dall’epoca pre-romana, sta riscuotendo grande successo come location ideale per matrimoni e cerimonie
CINGOLI, 27 luglio 2021 – San Vittore di Cingoli sta ritornando ai fasti di un tempo. Dopo la nascita e l’affermazione del “Fiume Incantato”, infatti, la Badia, conosciuta anche come Villa Foligno-Della Rovere, sta riscuotendo un grande successo, specie come location ideale per organizzare matrimoni e celebrazioni solenni.
Si tratta della storica abbadia benedettina posizionata nei pressi dell’incrocio tra il bivio per Coste di Staffolo e la strada che collega San Vittore alla Sp502 in contrada Bachero, nel cuore della frazione.
Da 26 anni è di proprietà della famiglia Ferrarese Della Rovere, originaria di Roma e Treviso, che qui vi abita da circa 15 anni. Si compone di due corpi principali: la villa e l’ex granaio, dove ci sono due ampie sale da pranzo per le cerimonie.
La Badia è stata il cuore del municipio romano di “Planina”, citato da Plino il Vecchio in una sua opera, perché intorno si raccolse progressivamente una piccola realtà urbana che poi diventerà più importante della stessa “Cingulum”. In una delle stanze della villa, adibita ad antiquarium, con uno splendido arco gotico all’ingresso, sono conservati una parte dei reperti archeologici qui rinvenuti alla fine dell’Ottocento: si tratta di iscrizioni di età repubblicana, frammenti ceramici, strutture architettoniche e frammenti di sculture di età romana.
Gli altri reperti trovati a San Vittore dell’età pre-romana sono conservati, invece, al Museo Archeologico Statale di Cingoli, con il quale i proprietari di Villa Foligno-Della Rovere hanno stretto un rapporto di collaborazione, ma altri sono situati anche a Jesi, Ancona e Firenze
Nell’antichità in zona della Badia c’era anche un santuario legato al culto delle acque o a una divinità salutare, venerata in presenza della “Fonte del Bagno” (o “Fonte di San Giovanni”), sorgente perenne di acque fredde, ritenuta sacra per le sue proprietà curative: per questo in epoca romana fu costituito un impianto termale ad hoc.
Il luogo di culto era frequentato sin dal V secolo a.C., tanto che negli scavi di metà Ottocento sono riaffiorati una serie di vani pavimentati a cotto, in mosaico, con scene di animali acquatici e vasche collegate tra loro con canali e tubature.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, anche l’antica abbazia di San Vittore subì le conseguenze dell’abbandono e dell’incuria fino a quando, con la diffusione degli ordini monastici medievali, arrivarono e si stabilirono qui i monaci benedettini, i quali fondarono l’Abbadia nel X secolo dando nuovo impulso alla coltivazione delle terre agricole, alla cura del territorio circostante e alla conservazione della sua memoria.
Il testimone è ora stato raccolto dalla famiglia Ferrarese Della Rovere-Barresi, che ha dato nuova linfa alla Badia, non solo con il noleggio degli ambienti per matrimoni e cerimonie, ma anche promuovendo iniziative sociali, storiche e culturali, dato che i proprietari sono soci delle associazioni “Fiume Incantato” e “Le Marche dal Balcone”.
Il 5 agosto, inoltre, nell’ampio giardino della Villa vi sarà il concerto “Badiando sotto le stelle” del pianista Michele Castaldo presentato dall’associazione “Fiume Incantato” con il patrocinio del Comune di Cingoli. Per altre informazioni, si possono consultare i canali social della Badia (Facebook e Instagram).
Fonte notizie storiche: Storia Antica dell’Abbazia di San Vittore a cura della prof.ssa Tiziana Capriotti (Unicam)
Giacomo Grasselli
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