Segui QdM Notizie

Attualità

CINGOLI Cattivo odore discarica Fosso Mabiglia, Pacetti scrive alla Cosmari

Discarica cingoli google maps

Sollecitato dai cittadini, il consigliere di minoranza chiede spiegazioni sulla raccolta dei rifiuti durante la pandemia

CINGOLI, 2 maggio 2020La discarica Fosso Mabiglia di Cingoli emana cattivo odore, Francesco Pacetti chiede chiarimenti alla Cosmari sulla raccolta dei rifiuti nell’emergenza Covid-19.

Il capogruppo di Centrodestra per Cambiare, infatti, ha raccolto la preoccupazione dei cittadini delle frazioni adiacenti al sito di raccolta e ha scritto una lettera all’ente, inviata per conoscenza anche al Comune di Cingoli.

Il problema

Il sen. Arrigoni (Lega) alza il braccio di Francesco Pacetti (foto del 2019)

«Sembra – ci ha spiegato Pacetti – che non stiano trattando rifiuti in maniera più “semplice”, anche se pur previsto dall’ordinanza regionale. I cittadini delle frazioni Grottaccia, Botontano, Troviggiano e contrada Castelletta sono preoccupatissimi».

Nel testo della lettera si chiedono chiarimenti sull’ordinanza regionale n° 13, che regola la gestione dei rifiuti prodotti durante la pandemia Covid-19.

«L’art. 1 stabilisce – scrive il rappresentante della Lega – al comma primo che i rifiuti provenienti dalle abitazioni in cui dimorino soggetti risultati positivi al tampone Covid-19, posti in isolamento o sottoposti al provvedimento di quarantena obbligatoria, sono gestiti secondo le disposizioni tecnico-gestionali di cui all’allegato 1 della medesima ordinanza, quale parte integrante e sostanziale».

«Al secondo comma – spiega Pacetti – del medesimo art. 1  si legge che “i rifiuti di cui sopra, in deroga alle vigenti autorizzazioni, sono destinati a trattamento termico senza alcun trattamento preliminare. In caso di indisponibilità di impianti per il trattamento termico sono destinati e direttamente conferiti entro “big bags” a smaltimento in discarica, senza alcuna preventiva operazione di trattamento”. Quindi nella nostra provincia, tali rifiuti andranno nell’unico sito di discarica di appoggio al Cosmari che è in località  Fosso Mabiglia, che peraltro doveva andare in esaurimento entro il 2019 ed ora, dopo apposita variante/ampliamento, dovrà esaurirsi definitivamente entro i primi mesi del 2022, con l’individuazione di un secondo sito di discarica dopo il “nostro”»

Il focus è concentrato anche sul quarto comma. «Si specifica – chiarisce Pacetti – che tutti i rifiuti urbani residui alla raccolta differenziata (Rur) continuino ad essere raccolti nei Comuni della regione secondo le ordinarie modalità e, in deroga alle vigenti autorizzazioni, sono destinati e direttamente conferiti a smaltimento in discarica, senza alcuna preventiva operazione di trattamento preliminare o recupero. Tali disposizioni extra ordinem, che avranno durata presunta fino al 23 giugno 2020, hanno creato seri dubbi e preoccupazioni alle popolazioni delle zone limitrofe alla località Fosso Mabiglia e dell’intero Comune di Cingoli».

Le richieste

Francesco Pacetti, consigliere di minoranza di Centrodestra per Cambiare

Il Consigliere di minoranza in Consiglio comunale e capogruppo di Centrodestra per Cambiare chiede spiegazioni alla Cosmari srl, società partecipata direttamente e controllata dal Comune di Cingoli ai sensi del D. Lgs. N. 175/2016.

«Vorremmo conoscere – dichiara nella lettera Pacetti – tutte le informazioni e i dati precisi in ordine all’applicazione dell’allegato 1 all’ordinanza del Presidente della Regione n. 13/2020 nel territorio di competenza ed in particolare i conferimenti avvenuti in discarica di appoggio al Cosmari con le modalità di cui al secondo e al quarto comma dell’art. 1 della medesima ordinanza, in deroga alle vigenti autorizzazioni, “nel caso di indisponibilità di impianti per il trattamento termico” e “senza alcuna preventiva operazione di trattamento preliminare o recupero per i rifiuti urbani residui alla raccolta differenziata (no Covid)”, dal 23 marzo 2020 a tutt’oggi».

«Chiediamo – conclude Pacetti – di conoscere se sono stati attivati ulteriori e più stringenti sistemi di controllo nel conferimento, attesa la potenziale maggiore pericolosità dei conferimenti in discarica, dovuti alle prescrizioni emergenziali sanitarie sopra esposte nel dettaglio (es. big bags per i rifiuti Covid, conferimenti diretti per i rifiuti no Covid, ecc) a garanzia del territorio e della salute delle popolazioni interessate. Si chiede inoltre di conoscere la volontà di Cosmari riguardo la modalità di stoccaggio: in altre parole vogliamo capire se grazie a questo decreto “emergenziale” si vuole, in qualche modo, abbandonare la questione delle ecoballe a favore, non della cittadinanza, ma di un più economico abbancamento dei rifiuti».

(g.g)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]