Opinioni
CINGOLI Consalvi (Pd) non si arrende: «Pesaresi, capisca le nostre ragioni»
14 Gennaio 2020
CINGOLI, 14 gennaio 2020 – Carissimo dott. Pesaresi capisco le sue perplessità e le sue preoccupazioni ma lei dovrebbe per un attimo capire anche le nostre. Far passare il tutto come un atto estemporaneo, frettoloso è senz’altro una forzatura che non sta in piedi.
1) Sul passaggio dei tre comuni del maceratese all’Area Vasta 3 se ne parlava già dalla precedente legislatura (Pdl Giancarli – Sciapichetti).
2) In questa legislatura c’era una proposta depositata da due anni (Pdl 188 Giancarli – Volpini).
3) Che i tre comuni del maceratese dentro l’Area Vasta 2 rappresentassero una anomalia non solo della Regione Marche ma a livello nazionale credo che ormai era una cosa risaputa e non il contrario.
4 ) Che nel programmare i servizi sanitari e sociali sarebbe opportuno che tutto questo coincida anche con i centri dell’impiego è vero, non ha caso noi ricadiamo con Macerata.
5 ) Che i rapporti tra Cingoli e i vertici dell’Area Vasta 2 non siano stati idilliaci nel tempo, credo di non svelare nessun segreto politico.
Non era più possibile rimanere fermi e silenti di fronte al menefreghismo continuo attuato in modo sistematico nei confronti di un ampio territorio montano e disagiato. Essere considerati la periferia della periferia del contado.
Si bade bene caro Direttore, non è che noi rivendichiamo reparti ultra specialistici, o servizi che sappiamo che con la programmazione regionale non possiamo ottenere.
Però che almeno i servizi e le funzioni dell’Ospedale previsti dai Piani Sanitari credo che dobbiamo pretenderli e non rivendicarli continuamente come una concessione ai “paesettari“di turno!
Crede che sia possibile avere un reparto di Cure intermedie con cinque posti letto e l’altro dimezzato?
Crede che sia possibile che questi due reparti minimi per le note vicende finanziarie in cui si dibatte Jesi non avevano la possibilità di essere ripristinati ne oggi ne domani ne tantomeno in futuro per la stessa ammissione dei dirigenti dell’Area Vasta?
Crede che sia possibile che il punto di primo intervento (dove basterebbe poco per farlo funzionare) non viene fatto funzionare scientificamente per disabituare i cittadini a non andarci nemmeno per le patologie minori?
Crede che sia possibile che su dieci specialità poliambulatori previste dal piano ne funzionano si e no tre?
Crede che sia possibile che una persona che si reca al punto di primo intervento e il medico fatta la diagnosi dovendo mandare il paziente a Jesi in un reparto specialistico questo debba andare a fare la fila al pronto soccorso di Jesi a rifare il triage?
Crede che sia possibile che per un semplice prelievo del sangue il cittadino si debba recare quattro volte nella struttura?
Crede che sia possibile che per un vasto territorio (il 6° delle Marche) con popolazione sparsa ci siano solo tre infermieri addetti all’assistenza infermieristica sul territorio?
Crede che sia possibile (a parte due attrezzature l’anno scorso) che almeno da dieci anni l’Area Vasta non fa nessun investimento tecnologico nella struttura?
Crede che sia possibile che negli ultimi due anni siano andate via dodici persone e ne sono state rimpiazzate due?
Crede che sia possibile che il personale presente nella struttura il 50% sia a tempo determinato? Un azienda privata fallirebbe nel giro di sei mesi. Ma potrei continuare…
Di fronte a questo stato di cose nel tempo si è sviluppato il confronto con la dirigenza dell’Area Vasta senza nessun risultato. Mai una contestazione sui problemi che ponevamo. Ci trovavamo di fronte o al muro di gomma o alla pacca sulle spalle, cercando di farci capire i noti problemi finanziari che detto ad una comunità che ha mangiato da sempre pane e cicoria rappresentava una bella provocazione.
Riguardo alle funzioni della DPA nella nuova collocazione di Area Vasta credo che le preoccupazioni siano infondate. Cingoli è collocato su un crinale con un versante che guarda verso la Vallesina e l’altro verso Macerata nulla toglie che questo reparto riabilitativo (con i posti letto ripristinati) possa funzionare a servizio di due Aree Vaste con una funzione interprovinciale.
Per quanto riguarda l’integrazione dei servizi sociali in questa nuova configurazione credo che se il Comune decida di mantenere i servizi presso l’ASP di Jesi ci sarà da fare un lavoro di raccordo con l’Ambito sociale di Macerata (e non di Camerino), tutte questioni fattibili basta l’idee chiare e tenere al centro l’esigenze delle persone e non degli apparati.
Infine Dottore il perché di tutta questa fretta. I motivi principalmente sono stati tre: uno di programmazione, uno gestionale e uno politico.
Programmazione: come sa nel mese di Gennaio verrà approvato il nuovo piano sanitario e conseguentemente le Aree Vaste dovranno adeguarsi con i piani aziendali, pertanto è un conto entrare adesso altro discorso fra un anno.
Gestionale: la situazione descritta di carenze e disfunzioni non aveva nessuna possibilità di essere modificata per stessa ammissione dei dirigenti interessati.
Politico: di fronte a questo stato di cose dove anche l’Amministrazione Comunale concorda, non c’è stata nessuna critica o presa di posizione nei confronti dell’Area Vasta; la colpa di tutti ( ma proprio tutti ) di questi problemi è la Regione e il suo Presidente brutto e cattivo nei confronti di Cingoli! Perché? Con le elezioni regionali alle porte e una candidatura in itinere il film era già scritto, rimanere nella palude affinché non cambiasse nulla e l’ospedale il cavallo di battaglia contro la Regione come fosse Ceriscioli l’uomo che assume medici e infermieri. Con immutata stima.
Raffaele Consalvi – Capogruppo Uniti per Cingoli