Attualità
Cingoli Contratto del fiume Musone, la firma che apre all’operosità – Video
22 Dicembre 2022
L’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi: «Va vissuto, valorizzato, senza oltrepassare i confini di uno sfruttamento selvaggio»
di Nicoletta Paciarotti
Cingoli, 22 dicembre 2022 – La firma del Contratto del fiume Musone presso l’aula Verdi del palazzo comunale di Cingoli, Comune capofila dal 2020, apre finalmente una prospettiva di operosità.
Il Contratto, nato nel 2017, porta la firma di ben 16 Comuni, di associazioni e della Regione Marche: si tratta di un accordo di programmazione negoziata per la riduzione del rischio idrogeologico e la gestione delle risorse idriche nei territori bagnati dal Musone.
Una sinergia, dunque, che permette di operare nel campo della sicurezza, del rispetto dell’ambiente ma anche nella valorizzazione turistica di esso.
A illustrare il Contratto del fiume Musone il consigliere comunale Stefano Filonzi e l’ingegner Carlo Brunelli.
Il Contratto prevede:
- La realizzazione di un parco fluviale a Recanati, sostenuto dal Comune e dall’azienda Savoretti
- La realizzazione della Ciclovia Fiumicello, un percorso di 18.54 km che collega Passatempo (e la ciclovia del Musone) con il Parco Verde Azzurro in località San Faustino a Cingoli, potendo poi proseguire verso le altre frazioni del capoluogo
- Un percorso pedonale di 3 km che collegherebbe il Parco Avventura di Cingoli al Ponte Romano e all’area nota come “Cascatelle” e proseguire fino al molino Bravi
- Riqualifica nel tratto di San Vittore
- Progetto pilota di gestione idrica del fiume Musone
Presenti il sindaco Michele Vittori, i rappresentanti dei Comuni e delle associazioni interessate, il dirigente della Protezione Civile Marche, Stefano Stefoni e l’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, che ha sottolineato come la manutenzione dei fiumi sia fondamentale, un atto doveroso che troppo spesso arriva in ritardo, quasi sempre ostacolato dalla burocrazia.
La conclusione con l’invito di Auguzzi a vivere il fiume, non lontani dalla valorizzazione ambientale e turistica dello stesso, ma senza oltrepassare il confine di uno sfruttamento selvaggio privo di rispetto.