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CINGOLI Gelati gli entusiasmi, all’ospedale arriverà solo un medico

Il Piano Sanitario non riconosce a Cingoli gli stessi servizi di Amandola e Pergola,  irritati gli amministratori: «Bufala del Pd è una semplice carnevalata»

CINGOLI, 10 febbraio 2020 – Dopo la soddisfazione per il riconoscimento dell’ospedale in area disagiata, arriva la doccia fredda da parte della Regione Marche. Nel Piano Socio Sanitario 2019-2021, infatti, la struttura di Cingoli avrà solamente un medico per il punto d’intervento, senza ulteriori reparti o servizi.

Personale e servizi, tutto rinviato

Nel testo del piano si legge che per le strutture di Pergola e Amandola sono previste le funzioni di presidio ospedaliero con Pronto Soccorso o di presidio ospedaliero in zone particolarmente disagiate. Per Cingoli, Cagli e Sassocorvaro, invece, “si prevede l’equiparazione ad aree disagiate o particolarmente disagiate prevedendo anche un rafforzamento della rete di Emergenza-Urgenza nelle strutture sanitarie presenti mediante la presenza H24 di personale medico in aggiunta a quello già presente nelle ambulanze medicalizzate”.

In pratica, le strutture di Amandola e Pergola, in quanto zone disagiate, hanno un pronto soccorso, un reparto di 20 posti letto di medicina generale, un reparto di chirurgia per interventi Day Surgery. A Cingoli, Cagli e Sassocorvaro, tutto questo non è previsto: sarà inviato solamente un medico presente per 24 ore nel Punto di Primo Intervento in aggiunta al personale del 118 o delle ambulanze medicalizzate.

La decisione riguardo all’implementazione di personale e servizi sanitari è rinviata dallo stesso Piano Sanitario ad una delibera successiva della Giunta Regionale.

«Una carnevalata»

Ad annunciare l’importante novità è stato il vice sindaco di Cingoli con delega alla sanità, Filippo Saltamartini. «L’ospedale di Cingoli – commenta – così è diversamente eguale da Pergola e Amandola. Ci riconoscono un medico per il Punto di Primo Intervento, mentre altri benefici, non meglio indicati, ci saranno dopo le elezioni di maggio. E’ stata una carnevalata, dato che ancora non sono ripristinati i posti letto chiusi per le ferie estive e il Punto di Primo Intervento non funziona come da normativa. Siamo nel pieno caos del passaggio tra funzioni e ordinamenti tra Aree Vaste Ancona-Macerata».

«C’è una palese – commenta il sindaco Michele Vittori – discriminazione giuridica su base politica tra il trattamento riservato ai cittadini di Amandola e Pergola e quelli dell’ex Comunità montana del San Vicino, Cingoli, Apiro e Poggio San Vicino».

Vittori - Saltamartini

Il sindaco Michele Vittori e il suo vice Filippo Saltamartini

Saltamartini accusa, in particolare, i rappresentanti del PD. «Spero che tutti comprenderanno – ha aggiunto il Vice-Sindaco – come questa “bufala” della sanità targata PD dopo mesi di dichiarazioni, conferenze stampa, emendamenti presentati, modificati e poi ritirati, meriti una reazione. Un’adeguata reazione. Se intanto, iniziamo a far circolare queste informazioni renderemo giustizia alla verità. Abbiamo toccato con mano l’inconsistenza e l’incapacità dei rappresentanza dei Consiglieri maceratesi, sottomessi a quelli pesaresi».

L’amministrazione comunale di Cingoli annuncia che non si darà per vinta e che ci saranno iniziative di protesta ancora da definire, insieme a tutte le amministrazioni pubbliche del cratere sismico.

 

Giacomo Grasselli

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©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

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