Attualità
CINGOLI Legalità e Libertà, il Capo della Polizia Gabrielli incontra gli studenti del Liceo
28 Gennaio 2020
Al Teatro Farnese ha ricordato l’amicizia con il vice sindaco Saltamartini e l’importanza di porsi sempre in un atteggiamento di servizio
CINGOLI, 28 gennaio 2020 – Al Teatro Farnese di Cingoli il Capo della Polizia di Stato, dott. Franco Gabrielli, incontra gli studenti del Liceo Classico “Leopardi” di Macerata e del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di Cingoli. Oggi, 28 gennaio, si è svolto l’incontro a tema “Libertà e Legalità”, alla presenza anche di numerose autorità civili e militari.
Le autorità presenti
Oltre a Gabrielli, Capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, erano presenti il sindaco Michele Vittori ed il suo vice Filippo Saltamartini, la dirigente scolastica del Liceo Classico, prof.ssa Annamaria Marcantonelli, il prefetto di Macerata, dott.ssa Iolanda Rolli, i questori di Macerata, Ancona ed Ascoli Piceno, dott. Antonio Pignataro, dott. Claudio Cracovia e dott. Luigi De Angelis, il dirigente della Polizia Stradale delle Marche, dott. Dario Sallustio, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, Col. Michele Roberti, il Comandante del Gruppo di Macerata della Guardia di Finanza, Tel. Col. Giuseppe Montagna, il Mar. Umberto Paglioni, comandante della Stazione dei Carabinieri di Cingoli, insieme ai rappresentanti dei comuni di Mogliano, Tolentino, Treia e San Severino Marche. Era assente il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari.
Gabrielli è anche cittadino onorario di Cingoli. «Rinnovo – ha spiegato Vittori – il ringraziamento della città nei suoi confronti, perché quando era a capo della Protezione Civile ci ha ascoltato sulla problematica del Viadotto sul Lago di Castreccioni. Gli saremo sempre grati per questo». Il sindaco ha spiegato il motivo dell’incontro. «E’ una giornata – ha detto – che le istituzioni dedicano ai ragazzi che frequentano il Liceo. Da studente non ho mai avuto occasione di ascoltare dal vivo la massima autorità nazionale di sicurezza. Dovete avere massima fiducia nelle istituzioni. Vi invito ad avvicinarvi alla vita politica del nostro Paese, perché quello che succede oggi avrà ripercussioni sul vostro futuro. Ringrazio le Forze dell’Ordine per il loro impegno nel garantire la libertà di tutti i cittadini e il rispetto della legalità. Ringrazio il vice-sindaco Saltamartini, per aver organizzato l’incontro di oggi».
La parola è passata alla Marcantonelli, che ha ringraziato l’amministrazione per aver proposto questo incontro. «Io e i miei studenti – ha detto la dirigente scolastica – siamo onorati di essere qui. Siamo molto fieri della nostra scuola, i ragazzi sono contenti di frequentare il Liceo, dove non si impara un mestiere ma si impara a pensare, che è una competenza fondamentale nella vita, da esercitare negli studi e nel mondo del lavoro. Li aiuta a diventare cittadini responsabili. Figure come quella del dott. Gabrielli sono dei modelli per gli studenti».
L’intervento di Gabrielli: il rispetto della legge
L’intervento del Capo della Polizia è stato molto interessante ed ha spaziato intorno a temi filosofici, giuridici e storici. «Sono qua – ha spiegato – per l’amicizia che mi lega a Saltamartini, che è stato un grande poliziotto, specialmente nella sua opera nel Sindacato Autonomo di Polizia. Tutte le volte che mi confronto con la scuola non perdo mai questa opportunità. Chi ha compiti di responsabilità deve porsi in un atteggiamento di servizio, provando a trasmettere qualcosa a chi è chiamato a prendere il nostro testimone nella classe dirigente».
L’intervento/lezione del dott. Gabrielli è cominciato con una breve panoramica sul rapporto tra l’individuo e la legge. «Platone – ha spiegato – nel ‘Colloquio di Critone’ ha sostenuto che la legge può essere cambiata, ma bisogna rispettarla». Quindi ha focalizzato l’attenzione sulla Costituzione, in particolare sui lavori preparatori all’Assemblea Costituente. «Ogni singola parola contenuta al suo interno – ha detto – ha un suo significato, e mi piacerebbe che nelle scuole si approfondisse l’impianto della nostra Legge Fondamentale. In particolare, la Commissione dei 75 propose di inserire in Costituzione una norma che prevedeva il dovere di essere fedeli alla Repubblica e alle sue leggi, poi contenuta nell’articolo 54. I Padri Costituenti avevano vissuto la dittatura e le leggi razziali. Quelle leggi furono un’aberrazione, non ci sono interpretazioni buoniste a riguardo».
«Quindi – ha continuato Gabrielli – sorse un dilemma: le leggi vanno sempre applicate anche se sono ingiuste? Allora si propose di inserire un secondo comma, nel quale si prevedeva la resistenza all’oppressione, ovvero alle leggi ingiuste. Questa proposta non entrò nell’articolo della Costituzione, e fu sostituita dall’obbligo di prestare giuramento da parte delle istituzioni. I padri costituenti, resisi conto della forza dirompente di una norma che legittimava la resistenza, hanno trovato un altro modo, nella modalità nella quale i cittadini a cui sono affidate pubbliche funzioni con disciplina e onore. La fiducia lega, è l’elemento fondamentale della relazione tra la comunità e coloro che hanno la responsabilità della loro rappresentanza. La disciplina si declina con la parola competenza, disciplina è competenza, disciplina è studio, disciplina è fatica. Viviamo in un tempo in cui qualcuno ha immaginato che uno valga uno, tutte le persone sono uguali in termini di dignità».
Responsabilità e partecipazione
Nella parte finale del suo intervento, il Capo della Polizia si è concentrato sull’analisi delle parole responsabilità e partecipazione. «Dobbiamo recuperare – ha spiegato – un profondo senso di responsabilità. Weber, oltre all’etica dei principi, individuava anche l’etica della responsabilità: ad ogni azione bisogna sempre considerare le conseguenze. Le azioni non sono mai neutre, assumono toni e conseguenze problematiche. Lo sport più praticato in Italia è il “tutti responsabili e nessuno è responsabile”».
«Se la cosa pubblica – ha continuato – rimane esclusiva agli addetti ai lavori, una cosa sporca da evitare, io credo che si stia tradendo i nostri Padri Costituenti. La canzone “La Libertà” di Giorgio Gaber dice “La libertà non è star sopra un albero, Non è neanche il volo di un moscone, La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione”: con la spensieratezza dei versi di una canzone c’è tutto l’essere comunità. Il nostro Paese troppo spesso misura il nostro essere parte di una comunità con la lente della propria condizione individuale. L’interesse generale e il bene comune non devono essere declinati all’interesse del singolo. La consapevolezza di ciò passa attraverso la partecipazione. Ogni comunità deve darsi regole e far sì che esse rispondano alle esigenze della popolazione. Le leggi devono essere rispettate principalmente da chi le fa e da chi le applica. L’unica modalità per tradurre la gestione dei problemi è quella di partecipare attivamente affinché quelle leggi possano essere cambiate».
Il ringraziamento di Saltamartini
Il vice-sindaco Filippo Saltamartini ha chiuso gli interventi della mattinata. «Gabrielli, che io chiamo “Capo” – ha spiegato – ha sempre dimostrato nei fatti i convincimenti esplicitati con tanta chiarezza oggi. San Paolo diceva “Ciascuno sia sottoposto alle autorità perché le autorità demandano a Dio.” Dovremmo essere in ogni minuto del nostro tempo capaci di massimizzare il tempo con l’autorità. Il nostro viadotto sul Lago di Castreccioni una decina di anni fa aveva crepe pericolose, ci siamo preoccupati di come proteggere la nostra comunità. Nessuno ci dava risposte, ho chiamato Gabrielli e mi ha messo in contatto con l’ingegnere che ha valutato la pericolosità del ponte. Se anche lui si girava dall’altra parte come le altre istituzioni, cosa sarebbe successo a chi avrebbe percorso il ponte?».
«Dico ai ragazzi – ha concluso Saltamartini – che, oltre ai doveri, c’è bisogno di impegno e di aiuto agli altri. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, alle cose belle che ci sono: voi potete frequentare un liceo, quanti bambini lavorano nel mondo o non possono istruirsi? Gabrielli è considerato al mondo una delle persone più qualificate in tema di sicurezza. E’ una persona umile che si rapporta con chiunque ed è venuto a Cingoli per infondere un messaggio di ottimismo e di speranza»
Giacomo Grasselli
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