Attualità
Cingoli Maxi progetti, Luigi Ippoliti li appoggia: «No alle chiacchiere da bar»
16 Agosto 2022
L’ex assessore ai lavori pubblici: «Mi sono occupato di questi problemi per dieci anni, bisogna fare qualche precisazione»
di Nicoletta Paciarotti
Cingoli, 16 agosto 2022 – Luigi Ippoliti, medico della città, eroe durante il periodo dell’emergenza sanitaria ed ex assessore ai lavoro pubblici e servizi sociali, durante la recente assemblea pubblica, ha messo a tacere quelle da lui definite «chiacchiere da bar» riguardo alla costruzione dei tre maxi progetti finanziati dai fondi Pcn-Pnrr.
(Tre maxi progetti: clicca qui per saperne di più)
Nel presentare una lucida cronistoria dei progetti ha spiegato come le soluzioni messe in atto da tecnici e amministrazione per la costruzione della nuova casa di riposo e del polo scolastico, fossero le migliori e uniche possibili dopo anni di lavoro e tentativi.
«Mi sono occupato di questi problemi per dieci anni, di chiacchiere ne ho sentite tante, qualche precisazione bisogna farla perché inesattezze sono state dette».
Progetto della nuova casa di riposo
Quello della casa di riposo è un problema reale, di cui l’Amministrazione comunale si occupa da dieci anni:
- Il primo progetto nel 2009 era simile a quello presentato in questa assemblea, da prendere con i fondi Fas del governo Berlusconi. Dopo l’assemblea cittadina abbiamo presentato il bando, arrivando quarti. Il governo Berlusconi è poi caduto e i 22 milioni che dovevano essere destinati alle case di riposo sono stati ridotti a due.
- Subito dopo il primo progetto abortito, il senatore Saltamartini ha tentato di accedere ai fondi dell’otto per mille che stabilisce però che l’edificio non sia costruito ex novo, ma la riqualifica di uno già esistente. Allora si era pensato al convento dei frati, poi però a seguito dell‘alluvione di Genova i soldi dell’otto per mille che prima erano destinati alle case di riposo, sono stati disposti per quell’emergenza.
- Dopo il terremoto del 2016 si è tentato un terzo progetto insieme alla Croce Rossa locale che però non l’ha più finanziato perché il sito scelto, cioè quello del seminario, non era di proprietà pubblica ma privata.
«Vedo, con grande gioia, che il primo progetto è stato ripresentato e finanziato. Quella di San Giuseppe è un’area pubblica, vicino alla pineta, al campo da calcio, alla bocciofila e alla chiesa. Nessun cittadino delle case popolari si è lamentato dei rumori del tiro a segno, riscontro che il problema non esiste, sono le prove che abbiamo fatto con gli ingegneri».
«Ben venga la nuova costruzione, antisismica, moderna: sarà una sicurezza per i prossimi anni».
«Quanto all’economicità della struttura sarà una con una sessantina di posti a fronte dei quaranta che abbiamo. Il numero dei posti letto sono stabiliti dalla Regione Marche con le convenzioni: a forza di progetti abortiti, i posti messi a disposizione sono stati presi da altri Comuni».
«Questa è la storia, molto più facile è fare le chiacchiere da bar. Molti degli edifici indicati per la nuova residenza non sono di proprietà comunale, come il Mengoni che va acquistato e oltretutto non risponde a nessuna normativa, quindi anche ricostruito da capo».
Progetto del polo scolastico
«Sempre parlando di cose reali e non di chiacchiere, ricordo una riunione in cui con l’allora sindaco Saltamartini chiedemmo di essere enti attuatori, cioè chiedemmo allo Stato di darci i soldi e di realizzare noi con i nostri progetti l’Istituto alberghiero di Cingoli – dato che la gestione e la responsabilità delle scuole superiori era ed è della Provincia».
«Non è stato fatto nulla. L’unica opera per cui siamo stati nominati enti attuatori, con grande sorpresa di tutti, è stato il viadotto sulla diga di Cingoli che collega Moscosi a Castreccioni, inaugurato 4 anni fa».
«Le decisioni molto spesso ci passano sopra la testa: il Comune di Cingoli ha avuto l’unica responsabilità di individuare l’area. Allora ero ancora assessore, ricordo che abbiamo fatto un’assemblea cittadina per indicare il sito, abbiamo partecipato ad un bando-concorso con cinque o sei progetti nell’area del Parco Verde Vita votata all’unanimità per due volte».
«I progetti possono piacere o non piacere, sono gusti personali. Questa è una scuola che darà futuro della città, darà istruzione a 1.800 ragazzi. L’alberghiero dopo Fileni è la seconda industria del paese. Non è facile mantenere la programmazione scolastica a Cingoli, tutti i Comuni lo vorrebbero sul loro territorio».
«Bisogna andarci alla riunioni, lottare, le chiacchiere non servono».