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CONEROBUS Il 2020 l’anno più duro ma l’azienda è solida

ll presidente Muzio Papaveri: «Consolidata una modalità di gestione oculata e allo stesso tempo flessibile»

ANCONA, 14 agosto 2021 – È un’azienda in salute quella che è riuscita ad affrontare il 2020, l’anno terribile del Covid e tutto l’impatto sull’economia e sulle abitudini delle persone conseguenti all’emergenza sanitaria.

Parliamo di Conerobus e di un trend positivo pluriennale registrato negli ultimi bilanci di esercizio. L’ultimo, il 2020 appunto, parla di un utile di esercizio di 121mila euro.

«Al di là dei numeri – spiega il presidente di Conerobus, Muzio Papaveri – quel che ci rende particolarmente soddisfatti è che si è consolidata una modalità di gestione oculata e al tempo stesso flessibile rispetto alla domanda degli utenti. Proprio queste caratteristiche ci hanno permesso di fronteggiare la situazione, gestirne la mutevolezza data delle continue leggi, misure ed esigenze dei viaggiatori alle quali rispondere».

Muzio Papaveri presenta il progetto Expert in Local Public Transport
Muzio Papaveri

Conerobus ha affrontato l’emergenza sanitaria con servizi aggiuntivi (306 giornate lavorative in più per il servizio urbano di Ancona, più 170 ore in più per l’ascensore del Passetto e 295 per l’extraurbano).

Un notevole incremento di spesa ha riguardato tutte le voci inerenti i servizi a chiamata, gli info point per aggiornare costantemente la popolazione delle modifiche degli orari e della possibilità di usufruire delle corse, le pulizie e le sanificazioni affrontate in pieno rispetto delle nuove normative senza contare l’introduzione degli steward a terra e a bordo per controllare l’osservanza delle misure anti contagio

Uno sforzo maggiore per garantire il diritto alla mobilità pubblica a fronte di un -40% (circa 4 milioni di euro in meno rispetto al 2019) di ricavi tra biglietti, abbonamenti e noleggio (pressoché azzerato).

In questa fase l’azienda ha potuto contare su misure economiche straordinarie decise dal Governo ma significative sono risultate soprattutto alcune scelte adottate. Il rinnovo del parco mezzi iniziato negli anni scorsi è proseguito con l’ulteriore arrivo nel 2020 di 11 autobus per il servizio urbano e 4 per l’extraurbano e questo ha portato anche all’abbattimento dei costi di manutenzione straordinaria (-464mila euro) oltre a risparmi sul piano dei consumi con l’addio del gasolio in favore del metano.

«Siamo certi – conclude il presidente Papaveri – che gli effetti di questa crisi epocale si ripercuoteranno anche nel 2021. Conerobus, proprio grazie a scelte oculate e lungimiranti, è oggi un’azienda sana. L’obiettivo rimane il miglioramento del servizio affiancato al contenimento dei costi».

La gestione della pandemia, insomma, non è finita. Nei primi 4 mesi del 2021 è proseguita la contrazione dei ricavi derivanti dalla vendita di titoli di viaggio nonostante la necessità di mantenere gli standard del servizio invariati rispetto ai contratti originari.

È ben chiaro ai membri del consiglio di amministrazione di Conerobus che anche quando l’emergenza sarà archiviata il volto del trasporto pubblico locale rimarrà profondamente cambiato.

Occorre tenersi aggiornati e aperti a nuove soluzioni. Tutte considerazioni che sono all’ordine del giorno di ogni incontro della dirigenza della partecipata dorica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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