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CONFERIMENTO Il “Premio Città di Staffolo” all’Associazione italiana Carlo Urbani

Domani alle ore 11 al Teatro Comunale Cotini la cerimonia con protagonista quest’anno l’Aicu

STAFFOLO, 22 ottobre 2021 – Con un tema quanto mai attuale nella realtà pandemica odierna torna il Premio Città di Staffolo che verrà conferito domani, sabato 23 ottobre, alle ore 11 al Teatro comunale Cotini all’Aicu Associazione italiana Carlo Urbani Onlus, fondata da familiari, colleghi e amici del medico infettivologo che contribuì in modo determinante al blocco della micidiale pandemia di Sars rimanendone purtroppo vittima il 29 marzo 2003.

Carlo Urbani, ribattezzato “Medico del Mondo” ha ritirato il Premio Nobel per la Pace in rappresentanza di Msf Medici senza frontiere , gli è stato riconosciuto un posto tra i “Giusti dell’Umanità e recentemente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito l’onorificenza Gran Croce d’Onore dell’Ordine della Stella d’Italia”.

Un uomo di grande levatura, che è partito con la sua famiglia e un bagaglio di forza e coraggio per mettere a disposizione del prossimo, degli ultimi, l’amore per ciò che faceva. Un esempio di vita per tutti che l’Aicu, la moglie Giuliana, i figli Tommaso e Luca continuano a promuovere e a sostenere portando avanti la sua eredità e onorando quotidianamente il suo ricordo

Il Premio Città di Staffolo

Il Premio Città di Staffolo, istituito nel 2001 con il patrocinio della Regione Marche, viene assegnato a chi contribuisce a promuovere e valorizzare l’immagine delle Marche attraverso il proprio operato nel campo artistico, culturale e delle attività in genere. Il premiato riceverà il conferimento “simbolico della Chiave della città. Un gesto di fiducia e di riconoscimento per il lustro apportato non soltanto al nostro Paese, ma all’intera regione Marche.

All’evento-dibattito prenderanno parte Giuliana Chiorrini. moglie di Carlo Urbani e membro Aicu, il figlio Luca, in collegamento dalla Repubblica Democratica del Congo. 

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale, Luigi Cerioni, presidente della Provincia di Ancona, Maria Grazia Ombrosi, infermiera che ha a lungo lavorato nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale di Macerata dove ha conosciuto e collaborato con Carlo Urbani, partecipando anche ad alcuni dei suoi viaggi all’estero, Lucia Toccafondo, assessore del Comune di Staffolo, il sindaco Sauro Ragni e Fabio Badiali, Sindaco del Comune di Castelplanio, ente patrocinante di questa edizione del Premio.

Interverrà inoltre Vincenzo Varagona, giornalista e autore del libro “Il medico della Sars – Carlo Urbani raccontato da quanti lo hanno conosciuto”. Moderatore dell’incontro sarà Giancarlo Brecciaroli, presidente della commissione Premio Città di Staffolo.

L’albo d’oro del Premio

Aicu entra con questa 20ma edizione nell’albo d’oro dei premiati:

Enzo Cucchi, Valeria Moriconi, Walter Piacesi, Marco Poeta, Walter Valentini, Arnaldo Pomodoro, Oscar Piattella, Eliseo Mattiacci, Mario Sasso, Maurizio Galimberti, Roberto Stelluti, Bruno D’Arcevia, Concetto Pozzati, Tino Stefano, Iginio Straffi, Teatro Giovani – Teatro Pirata, Giulio Vesprini, Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, Francesca Faedi.

La Commissione Premio Città di Staffolo 2021, presieduta da Giancarlo Brecciaroli e composta da Stefania Tantucci, Giorgia Barchi, Giulia Maria Bastari (Pro Loco Staffolo) e Lucia Toccafondo (Giunta comunale di Staffolo), ha condiviso all’unanimità la scelta sottolineando il valore di Carlo Urbani sia come medico che come uomo. Per il suo operato rappresenta un esempio che dovrebbe spronare tutti noi a fare qualcosa per gli altri, in particolare i più vulnerabili.

In questo progetto sono stati coinvolti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Staffolo attraverso ricerche e attività didattiche, e saranno invitati a partecipare all’evento per rivolgere le loro domande e curiosità.

La biografia

Carlo Urbani nasce a Castelplanio nel 1956, manifesta sin da giovanissimo amore per il prossimo. Animato dal desiderio di aiutare i più deboli sceglie di iscriversi a Medicina, intanto, organizza iniziative solidali sia in Italia che in Africa coinvolgendo anche amici e colleghi. Concretizza le sue aspirazioni, e divenuto medico infettivologo, segue il sogno di rendere “accessibile la salute ai dimenticati del mondo”. 

Svolge la sua professione in aree povere e remote, diventa consulente dell’OmsOrganizzazione mondiale della sanità – e opera come Medico Senza Frontiere. Nella veste di presidente di Msf Italia ritira ad Oslo, nel 1999, il Premio Nobel per la Pace e continua il suo impegno diretto come medico in Vietnam. Visitando un paziente ad Hanoi scopre la terribile Sars, lavora freneticamente, ricerca e indica procedure protettive contro il contagio, convince le autorità locali e internazionali ad attivarsi immediatamente. Carlo Urbani contribuisce infine, in modo determinante, al blocco della temuta, micidiale, pandemia di Sars rimanendone purtroppo vittima il 29 marzo 2003.

Aicu nasce nel luglio del 2003 fondata da familiari, colleghi e amici di Carlo. Si propone di continuare l’opera del medico di Castelplanio nel settore umanitario, formativo e culturale. In particolare l’Associazione, attivando raccolte fondi solidali e partecipando a progetti internazionali, vuol favorire l’accesso alla salute alle popolazioni povere e dimenticate del mondo. 

Per far questo, in diverse forme e con i mezzi più adatti, Aicu utilizza la rete di amicizie professionali, in gran parte già creata da Carlo Urbani, che garantisce il miglior utilizzo dei fondi erogati nei tre filoni principali d’intervento dell’Associazione:

Erogazione fondi per presidi e attrezzature ospedaliere di base, acquisto di medicinali.

Organizzazione raccolte solidali e sostegno ai progetti di cura rivolti in particolare alla popolazione infantile in Vietnam, Madagascar e Congo.

Partecipazione e finanziamenti a progetti di cooperazione e formazione sanitaria nei paesi in via di sviluppo.

Erogazione in collaborazione con istituzioni universitarie di borse di studio per tirocini sulle malattie neglette e per motivi umanitari, anche in Europa.  

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