Marche news
COVID Regione, in via di assunzione 3.000 infermieri
3 Novembre 2020
L’annuncio dell’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini: «Aumentano i casi che necessitano di ricovero, nelle Rsa 250 malati»
ANCONA 3 novembre 2020 – «Siamo pronti all’assunzione di 3.000 infermieri da oggi. Ieri abbiamo chiuso le graduatorie quindi avremo un rinforzo immediato».
Tra le misure varate dall’Amministrazione regionale per affrontare l’emergenza Coronavirus nelle Marche l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini (foto in primo piano), annuncia il rafforzamento degli organici del personale sanitario.
«Abbiamo dato delle direttive per assumere tutti i 3.000 infermieri in graduatoria quindi potremo intervenire per aumentare anche i prelievi dei tamponi e così via – continua Saltamartini – . Persone assunte con un contratto da tre mesi provvisorio e poi, quando le procedure concorsuali saranno concluse, li assumeremo con contratto a tempo indeterminato».
Le Marche non sono inserite nella fascia delle regioni più a rischio ma l’assessore Saltamartini non nasconde le sue preoccupazioni.
«Andiamo verso un rilevante aumento della curva dei ricoveri, in particolare di malati ospiti delle Case di riposo, abbiamo circa 250 persone che sono ammalate nelle nostre Rsa».
Grave, secondo l’assessore alla Sanità, anche la situazione relativa alla dotazione di vaccini e tamponi.
«Sui vaccini e sui tamponi la situazione è gravissima – afferma Saltamartini-. È stata ordinata una quantità insufficiente di tamponi. Questa mattina nei magazzini ce ne sono 14mila che ci bastano per 3-4 giorni. Ho dato direttive affinchè la Regione possa andare ad acquistarli direttamente sul mercato, ma se non riusciremo a farlo subito dovremo ricorrere alla Protezione civile. Ogni giorno servono 5.000 tamponi ordinari e 2.500 tamponi antigenici rapidi».
L’ex parlamentare ribadisce che le Marche devono «monitorare 7.500 tamponi al giorno» e, per fare questo, occorre aumentare anche il personale.
«Per questo – conclude – domani incontreremo appartenenti alla Cri per chiedere aiuto».
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