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Cronaca

Cupramontana Al rombo dei motori l’ultimo viaggio di Federico

La commovente cerimonia funebre in Piazza Cavour per l’addio al giovane centauro sulle note di Symphony e il lancio di palloncini

Cupramontana – Amava il suo lavoro, ne andava fiero, Federico Cerioni, e il rombo di quei motori che lo hanno accompagnato nella sua breve vita ha accolto il feretro, arrivato alle 17 di oggi in Piazza Cavour dove in tanti lo attendevano mentre le saracinesche dei negozi erano state abbassate.

Quella piazza che è solita simboleggiare allegria e festa, stavolta ha raccolto il dolore di tanti, venuti anche da lontano, per tributare l’ultimo saluto al 34enne tragicamente scomparso nella serata di lunedì in un incidente stradale sulla Ss76 in sella alla sua moto.

La messa officiata da don Giovanni Rossi, concelebrata con don Lorenzo Gentili e il diacono diacono Tonino Fava si è svolta all’aperto proprio per dare la possibilità a tutti di essere vicini ai suoi familiari.

Toccanti le parole della fidanzata Gaia che ha voluto ringraziare tutti, in primis i suoi  compagni.

«Vi chiedo di prendere tutto quello che lui ha lasciato, tutto quello che di bello ci ha lasciato, perché sono sicura che di bello ce n’è tanto, e di farne un punto di forza, e farlo vivere dentro ognuno di voi».

«Ti ho fatto una promessa, l’ho fatta a me, a Grazia, che ormai per me è una seconda mamma, io sarò forte, ma ho tanto bisogno di te, ti prego di farmi vedere sempre quel sorriso e quegli occhi, gli stessi che vedevo quando rientravi a casa, ne ho bisogno. Ti amo e lo farò per sempre».    

«Non esistono parole, ma solo un grande silenzio per esprimere il dolore di questa tragedia. Dovete essere orgogliosi di aver avuto a fianco Federico, figlio, nipote e compagno, una persona meravigliosa – ha affermato il sindaco Enrico Giampieri -, e noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo possiamo solo ritenerci fortunati di aver potuto, anche solo per un po’, camminare al suo fianco».

«Grazie per aver fatto parte del nostro Club e delle nostre vite, sarai sempre parte della nostra famiglia, non è un addio ma un semplice arrivederci». Sono venuti in tanti e anche da lontano gli amici che con lui condividevano la stessa passione, «siamo qui per esserti vicino come tu in qualsiasi modo hai sempre fatto con noi, un po’ per passione, un po’ per amicizia, ci sei stato sempre, come pochi, presente, con il tuo sorriso che ti rappresentava e la tua battuta pronta. Ti piaceva organizzare insieme a noi i nostri famosi raduni di cavalli ignoranti, per vedere arrivare le macchine, quelle belle, di una volta, anni 80-90, che hanno fatto la storia, come le tue, che te le coccolavi, tenendole sempre super lucide e pronte a dargli gas, per far sentire tutte le tue magnifiche modifiche su ogni auto e moto in tuo possesso».

I motori, il suo carattere mite e gioviale, una mano sempre tesa verso il prossimo erano i presupposti per stringere un’amicizia fatta di valori e di opportunità, la sua esistenza è stata un esempio di vita per tante altre qualità.

Le note di Symphony di Clean Bandit e Zara Larsonn, hanno salutato Federico, in un ultimo abbraccio, con palloncini lanciati in cielo.

I motori delle sue amate auto si sono accesi e lo hanno accompagnato nel suo suo ultimo viaggio. 

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