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Cronaca

Cupramontana «Sei stato un buon Pastore, ora entra nella gioia del tuo Signore»

In Piazza Cavour i funerali di don Giovanni Ferracci, una vita dedicata alla sua comunità

Cupramontana – Un’atmosfera di profonda commozione ha avvolto questo pomeriggio Piazza Cavour, dove si sono svolti i funerali di don Giovanni Ferracci, concelebrati dal vescovo Gerardo Rocconi, don Giovanni Rossi, don Lorenzo Gentili, alla presenza di parroci e sacerdoti della Diocesi di Jesi.

La messa all’aperto ha richiamato un gran numero di fedeli, tutti desiderosi di rendere omaggio a un pastore che ha dedicato la sua vita alla comunità.

«Una vita intensa, ma soprattutto generosa e ricca di amore».

«Un amore che, negli ultimi anni, si è manifestato attraverso la sua vicinanza a Gesù Crocifisso, un simbolo di sacrificio e dedizione, ma non è finito niente, – ha proseguito nell’omelia il vescovo Gerardo -, è il momento in cui don Giovanni sentirà dire “sei stato un buon pastore ora entra nella gioia del tuo Signore”».

Le parole del vescovo hanno risuonato come un invito a ricordare l’eredità spirituale lasciata da don Giovanni, un sacerdote che ha saputo unire le tre comunità cristiane di San Lorenzo, San Leonardo e quella di Poggio Cupro, creando legami indissolubili tra i fedeli.

E quelle di Antonio Tesei, in rappresentanza degli scout, hanno toccato il cuore di tutti i presenti.

«Ricordare vuol dire toccare il cuore di tanti cuprensi. Don Giovanni è stato un pastore in tutto, con noi, per noi e come noi».

Anche don Maurizio Fileni ha voluto ricordare il lungo periodo di vita trascorso insieme a don Giovanni, ben 22 anni di servizio pastorale.

«Mi ha permesso di condividere quel portone di casa – ha detto – perche allo stesso tempo voleva condividere con me lo stesso percorso di fede».

Toccante il ringraziamento della sorella, suor Rita, suora della Consolata, che ha voluto ringraziare tutti i presenti e in particolar modo don Giovanni Rossi e don Lorenzo Gentili che in questi ultimi anni di sofferenza sono stati sempre vicini a don Giovanni.

«Ti ricorderò come un parroco sereno, pacato e con il portamento d’altri tempi. Timido nei modi, ma grande ascoltatore, avevi sempre una parola di conforto o quella battuta che inaspettatamente chiudeva la discussione. Sei stato fortunato, il grande amore di don Giovanni , quello giovane, ti ha accompagnato negli ultimi anni dolorosi della tua vita, un amore giornaliero e sincero, lo stesso che un figlio ha verso un padre che invecchia. Fidati don non è scontato nemmeno quando si tratta di voi, era un amore vero. Buon viaggio don Giovanni».

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