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Cronaca

Cupramontana Si accendono le luci nei laboratori dei Carri Allegorici

Cominciano i preparativi per l’organizzazione della festa più antica delle Marche, Sagra dell’Uva che quest’anno si svolgerà dal 3 al 6 ottobre

Cupramontana – L’aria si rinfresca, le giornate si accorciano, e la mente vola già all’87ª edizione della Sagra dell’Uva, in programma dal 3 al 6 ottobre. Oggi prendono il via i lavori per la realizzazione dei carri allegorici, il vero cuore pulsante della sfilata che animerà la giornata del 6 ottobre.

Nei magazzini comunali le luci si accendono così come il fermento per i preparativi. Gruppi di giovani volontari, guidati dai veterani Mastri costruttori, si mettono all’opera con entusiasmo. I temi dei carri? Restano un segreto gelosamente custodito, alimentando curiosità e attesa.

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La costruzione è un’impresa collettiva che richiede dedizione e impegno. Già dalla fine di agosto si lavora sui rimorchi che dovranno sostenere le elaborate strutture, vere e proprie opere d’arte in cui si concretizzano la fantasia e la creatività dei costruttori.

I bozzetti sono già definiti, il lavoro manuale è lungo e faticoso, spesso si protrae fino a notte inoltrata. Ma lo spirito di comunità e la partecipazione a qualcosa di unico e significativo, rendono ogni sforzo più leggero. Il lavoro si alterna a momenti di convivialità, con cene all’aperto, brindisi e l’immancabile goliardia che accompagna ogni fase del progetto.

Le nuove generazioni si uniscono con entusiasmo ai più esperti che trasmettono loro non solo le tecniche di costruzione ma anche la passione per una tradizione antica. Le ragazze, distribuite tra i vari gruppi, svolgono un ruolo fondamentale, occupandosi con cura della scelta dei colori e dei dettagli estetici, essenziali per la riuscita del progetto, ma non disdegnano lavori manuali.

Una sera dopo l’altra i carri prendono forma in un crescendo di entusiasmo che culminerà nel grande giorno della sfilata, quando le creazioni sfileranno davanti al pubblico e alla giuria.

La Sagra dell’Uva non è solo una celebrazione del vino e della gastronomia, ma un evento in cui si riaffermano l’identità comunitaria, un’occasione d’incontro che unisce generazioni diverse, ha radici profonde che affondano nell’antica cultura del Piceno e nei riti romani, come la Liberalia, la Vinalia e la Meditrinalia.

Queste celebrazioni erano dedicate al nuovo vino, alle favorevoli condizioni meteorologiche per l’uva e all’uso dell’uva e del vino come sostanze medicinali. È forse questo legame con il passato a rendere la Sagra dell’Uva di Cupramontana così speciale, facendone la più antica delle Marche e una delle prime in tutta Italia: la sua prima edizione risale al settembre 1928.

Verdicchiouva i protagonisti assoluti della festa, presenti in ogni angolo: dalla tradizionale apertura con la Fonte del Verdicchio, ai laboratori, alle degustazioni, fino alle decorazioni degli stand e ai manifesti che ogni anno raccontano l’anima di Cupramontana.

Un appuntamento imperdibile che con i suoi colori, i sapori e le tradizioni, continua a rinnovarsi nonostante le tante difficoltà organizzative.

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