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EDILIZIA Le aziende rischiano di chiudere, imprese e famiglie con le spalle al muro
3 Febbraio 2022
Confartigianato denuncia gli effetti del nuovo provvedimento sui bonus e chiede l’intervento dei parlamentari
ANCONA, 3 febbraio 2022 – Per le imprese è la tempesta perfetta. Costi alle stelle, rincari delle materie prime e ora una nuova mazzata che rischia di mettere in ginocchio migliaia di micro e piccole imprese del sistema casa delle Marche.
Imprese e le famiglie sono con le spalle al muro. Confartigianato ha denunciato gli effetti del nuovo provvedimento nel corso di un incontro con parlamentari e consiglieri regionali chiedendo la modifica delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.
«Le continue modifiche – ha detto Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Marche – succedutesi negli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate, si finisce per adottare misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori».
«Non si può impedire alle imprese di lavorare – ha ribadito Emanuele Pepa, presidente di Confartigianato Marche – e gettare un’intera economia in confusione, ne va della crescita economica della nostra regione, del nostro Paese, già messa a dura prova. Un comparto, quello del sistema casa, composto da 20.000 imprese e 40.000 addetti. La ripresa della domanda di lavoro è trainata dall’edilizia, il freno al superbonus, secondo i dati dell’ufficio studi di Confartigianato, mette a rischio nelle Marche 2.330 assunzioni nel primo trimestre di quest’anno».
«L’impossibilità di cedere più di una volta il credito impedisce nei fatti – ha sottolineato Filippo Luna, presidente degli impiantisti di Confartigianato Marche – sia l’opzione dello sconto in fattura, sia quella della cessione del credito, bloccando così migliaia di cantieri impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nella messa in sicurezza antisismica».
«E’ indubbio che tutto ciò introduce incertezze tra gli operatori e blocchi – ha detto Enrico Mancini presidente degli edili di Confartigianato – un mercato che ha invece bisogno di chiarezza e semplificazioni, tutto il comparto dell’edilizia è in grossa difficoltà e si rischia di bloccare l’intera filiera».
«Così – ha precisato Paolo Longhi vice presidente regionale – si finisce per bloccare l’utilizzo dei bonus edilizia e il rilancio del settore».
Giorgio Menichelli, segretario della Confartigianato di Macerata – Ascoli Piceno e Fermo, ha ribadito come il provvedimento avrà un impatto devastante sulla ricostruzione post sisma e Marco Pierpaoli, segretario della Confartigianato di Ancona – Pesaro e Urbino ha parlato di un provvedimento scellerato in un momento in cui le imprese sono strette tra costi esorbitanti, carenza di materie prime, un provvedimento che affossa le piccole imprese.
All’incontro che si è tenuto ad Ancona presso la sede di Confartigianato Marche sono intervenuti l’on. Tullio Patassini, i consiglieri Maurizio Mangialardi e Carlo Ciccioli e in videoconferenza il sen. Sergio Romagnoli, l’on. Paolo Giuliodori, l’on. Patrizia Terzoni, il sen. Giorgio Fede, l’on. Andrea Cecconi, l’on. Mirella Emiliozzi, il consigliere regionale Giacomo Rossi. Da parte di tutti c’è stata la massima condivisione delle ragioni di Confartigianato e l’impegno a farsi portavoce delle richieste delle imprese.
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