Attualità
FABRIANO A LEZIONE DI METAL PROGRESSIVE CON MAX SALARI
11 Novembre 2019
Una musica per andare oltre i limiti, per rompere muri e piegare le barriere
FABRIANO, 11 novembre 2019 – Ascoltare, comprendere, raccogliere e raccontare: in poche mosse (e circa un anno e mezzo di lavoro dal debutto dello scorso anno) il secondo libro di Massimo Max Salari è diventato realtà.
Una realtà che è stata presentata lo scorso fine settimana in biblioteca, con il critico musicale fabrianese a spiegare i tanti segreti ed i passi dell’heavy metal progressivo tricolore.
Accompagnato inizialmente dal partner in crime Fabio Bianchi (con cui tiene anche conferenze sulla storia del rock), Max ha iniziato a raccontare le radici di questo genere musicale, partendo da quelle più profonde del rock progressivo, che era al centro della sua prima fatica editoriale.
Un libro che si trasforma in un vero e proprio viaggio nella penisola italiana, esplorando e ed offrendo al lettore la possibile di conoscere le band regione per regione, con nomi e discografie.
E poi la sorpresa, perché tra i presenti al racconto live di “Metal Progressive Italiano” (Arcana Edizioni) anche alcune delle band raccontate da Max, ovviamente marchigiane (tutte della zona di Fabriano) ed ovviamente chiamata dal critico musicale a raccontare la loro esperienza ed il loro rapporto con la musica metal progressiva.
Quindi spazio per le parole di Marco e Fabiano dei Walls Of Babylon, Ilario dei Soundsick ed Alessia e Romina degli Hidden Lapse.
“Micro interviste” per dimostrare che nel progressive i limiti non esistono, con il “solo” imperativo di andare per andare oltre le regole, per stirarle a proprio piacimento per costruirne di nuove e cucite addosso al vestito musicale costruito dai musicisti.
Chiamati ad intervenire anche altri musicisti, ed amici di Salari: Renato Gasparini e Marco Agostinelli degli Agorà, il cantautore Frederick Livi e gli Skyline (che insieme a Max Salari hanno portato nei teatri il progetto di divulgazione “Skylive Rock”).
Notizia di questi giorni, il secondo libro di Salari ha già ricevuto la candidatura al premio “Macchina da scrivere”. Il premio, ideato nel 2013 da Giulio Tedeschi è nato per per segnalare libri, documenti, ricerche e saggi dedicati alla musica popolare contemporanea italiana e pubblicati dal 1970 ad oggi.
Un premio già in bacheca, perché Salari ha vinto l’edizione 2019 con “Rock Progressivo Italiano 1980 / 2013”.
(Foto concesse da Elenora Salari)
(s.s.)
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