Fabriano
Fabriano A tre passi dal cielo, Lions Club testimone di un racconto unico
Himalaya e primo soccorso: le iniziative del Lions Club Fabriano
31 Ottobre 2024
Fabriano – Da Fabriano a 3 passi dal cielo: Il Lions club Fabriano testimone di un racconto unico
Giornata speciale per il Lions Club di Fabriano quella di sabato 26 ottobre.
Il club che delle competenze dei propri soci ne fa una risorsa al servizio della comunità fabrianese, ha questa volta rivolto a beneficio della propria organizzazione l’esperienza professionale ed umana del Dottor Giampiero Marinelli. Il socio in forza al club dal 2006 è stato protagonista di 2 momenti molto intensi che hanno coinvolto i soci e le loro famiglie nella giornata del 26 ottobre.
Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio, con la formazione prima teorica e poi pratica sul fondamentale tema del Primo Soccorso. Un’occasione non solo per imparare a gestire situazioni di emergenza ma anche per riflettere su quanto ciascuno di noi possa fare per evitare o arginare i danni di un arresto cardiaco. Le statistiche parlano chiaro, in queste situazioni bastano pochi minuti per produrre danni irreversibili e dopo appena 10 minuti si calcola che possa sopravvivere solo il 10% delle persone.
Percentuale che può arrivare al 30% se vengono attivate delle corrette norme di comportamento dal cosiddetto first responder, ovvero chiunque si trovi di fronte ad un’emergenza causata da attacco cardiaco. Il Dottor Marinelli, in qualità di Medico Anestesista Rianimatore, durante il corso ha precisato che “Saper riconoscere se la persona è cosciente e respira, chiamare tempestivamente il 112 rappresentano i primi fondamentali passi per aumentare le probabilità di sopravvivenza della persona colta da arresto cardiaco. In attesa dei soccorsi poi, praticare il massaggio e saper usare il defibrillatore, dove presente, contribuisce a ridurre quelle conseguenze che hanno un forte impatto sulla qualità della vita del paziente”.
Dalla teoria alla pratica, per dare agli intervenuti al corso gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza. Grazie alla collaborazione dell’amico e socio Lions Dottor Mauro Del Brutto hanno potuto poi partecipare alle simulazioni pratiche ben 24 persone. Suddivise in due gruppi, hanno praticato il massaggio cardiaco, imparando, inoltre, ad usare il defibrillatore e anche ad effettuare le manovre contro l’ostruzione parziale o totale delle vie respiratorie. Competenze importanti che in caso di necessità consentiranno a persone formate di intervenire anche nel nostro territorio.
La serata è proseguita con la tradizionale conviviale, l’appuntamento mensile in cui i soci si incontrano alimentando l’essenza stessa dell’associazione, oltre gli scopi che si prefigge, il tessuto umano che la anima, con i suoi racconti e le sue relazioni. Persone diverse per età, esperienze, visioni perché il lionismo promuove l’amicizia tra i popoli. Ci si ritrova, nel segno della Presidenza di Andrea Rivosecchi, in un luogo simbolo della città per accendere ancora una volta i riflettori su quanto di bello e unico c’è nella nostra Fabriano. Siamo ospiti presso il ristorante aziendale commissionato dalla Indesit Company nel 2007 all’Architetto Lorenzo Rossi, socio anche lui del Lions Club di Fabriano. Una struttura moderna, avveniristica, con la forma di un prisma appuntito e trasparente come un cristallo, dove le grandi dimensioni delle lastre di vetro accentuano la trasparenza e aumentano la suggestione dello spazio.
Da un luogo speciale ad un racconto speciale ed è ancora il Dottor Giampiero Marinelli ad offrirlo durante la serata. Si tratta della realizzazione di un vecchio sogno, quello di mettersi in cammino e raggiungere il campo base della vetta più alta del mondo, insieme agli amici fabrianesi Sauro e Mauro nell’anniversario dei 70 anni della prima ascesa all’Everest. Il racconto di un viaggio, 21 giorni per realizzare un sogno, è accompagnato dalle bellissime immagini scattate nel cuore delle montagne nepalesi all’ombra di alcune delle cime più alte della terra: Everest 8848 mt , Lhotse 8516 mt , Nuptse 7861 mt , Cho Oui 8210 mt, Makalu 8463 mt, Pumori 7100 mt , Ama Dalamn 6850 mt. Per Giampiero “un’esperienza nella quale ognuno compie il proprio cammino individuale, fortificando passo dopo passo il proprio benessere fisico e spirituale. Sentieri nascosti, ponti vertiginosi su impetuose rapide e traversate su immensi ghiacciai rendono il trekking dei tre passi un’esperienza in cui si è costantemente schiacciati dalla grandiosità di spettacoli sconvolgenti.
Un percorso di circa 166 km e 12 mila metri di dislivello che supera 3 valichi montani in ordine Renjo La di 5360 metri, Cho La di 5420 metri e il Kumgmo La di 5535 metri. Da quote molto elevate a discese in gole profonde, attraversando fiumi e risalendo nuovamente sui versanti opposti, tra ghiacciai e morene detritiche, fino ad arrivare al campo base dell’Everest a 5364 metri sul livello del mare. Lassù, dove ogni passo è una conquista e ogni giorno rappresenta un’occasione per imparare, si trovano gli splendidi monasteri buddhisti, incastonati come rossi granati sui fianchi delle montagne.
Un trekking difficile, sicuramente impegnativo che prevede da 3 a 7 ore di cammino giornaliere, attorniati dalla natura selvaggia e incontaminata della Terra degli Sherpa, lo straordinario gruppo etnico che vive in condizioni estreme in uno degli ambienti più ostili per l’uomo. Agili e di bassa statura, camminano con passo incessante sopra le nuvole senza mai esitare. Camminare insieme agli Sherpa come uno Sherpa, significa procedere con calma sui sentieri, facendo attenzione a ogni singolo respiro e aprendosi a un’esperienza in costante evoluzione, dove si acquisisce una profonda comprensione di se stessi e della natura tutt’intorno.
Un’avventura difficile da dimenticare, condivisa in una serata di colori, sapori e suoni tibetani in cui anche a noi del Lions Club Fabriano è sembrato di essere vicinissimi a toccare il cielo.
Lions Club Fabriano
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