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FABRIANO BATTAGLIE PER STATUTO E REGOLAMENTO: “5 STELLE ANTIDEMOCRATICI”
17 Febbraio 2019
FABRIANO, 17 febbraio 2019 – Il nuovo statuto comunale ed il nuovo regolamento del consiglio comunale saranno dibattui durante il prossimo consiglio comunale (martedì 19 febbraio, ore 18, sala grande del Palazzo del Podestà). Punti che dividono politica cittadina. Il primo ad alzare le barricate è il consigliere comunale di Fabriano Progressista Andrea Giombi.
“È oltraggioso che si inserisca nell’ordine del giorno la modifica dello statuto senza attendere il dibattito in commissione” tuona Giombi, anche nelle vesti di Presidente della Commissione Affari Istituzionali che prosegue alzando il livello dello scontro con i pentastellati osservando che “Ugualmente oltraggioso inserire la modifica del regolamento del Consiglio Comunale senza attendere l’ultimazione dei lavori sempre in Commissione”.
Non c’è pace per la poltitca fabrianese, per uno scontro che viene da lontano. Alcuni mesi fa infatti le frizioni in commissione divenno vera e propria battaglia, che portarono la componente grillina a chiedere le dimissioni di Giombi (leggi l’articolo). Richiesta che poi non trovò seguito, ma le polemiche attorno la nuova formulazione dello statuto non terminarono certo lì, perché a distanza di un paio di mesi ecco arrivare una nuova frizione legata proprio al regolamento.
Un regolamento contestato, per quell’articolo 41 che prevederebbe (se approvato dal civico consesso) una sola interpellanza o interrogazione per consiglio comunale con una polemica allargata a tutte le minoranze.
“La commissione da me presieduta non può prendere semplicemente atto di quanto stabilito dalla Giunta – prosegue – questa Presidenza del Consiglio Comunale non è all’altezza del ruolo in modo più che evidente, ma è coerente nella sua antidemocraticità continua ed oggettiva, espressione di tutto il gruppo 5 stelle”.
La sfiducia
Altro fronte di scontro, la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del consiglio comunale Tobaldi (leggi l’articolo), prevista dall’ordine del giorno. Tra le motivazioni sostenute dalle minoranze: la reiterata violazione dell’articolo 46 del regolamento del consiglio comunale (“Innovazioni del regolamento senza competenza”), iscrizione o meno di interpellanze/mozioni senza motivazioni e poi quella più contestata: “Impedire che venisse inserita all’ordine del giorno una interpellanza con l’assurda motivazione che alla stessa era già stata fornita risposta tramite social network”. (leggi l’articolo)
“Pensare ai problemi seri”
“L’Amministrazione di governo pensi ai problemi seri della Città e non a ridurre le prerogative dell’opposizione consiliare – conclude attaccando Giombi – In un periodo come questo, con il punto nascita più che in bilico e con i lavori per il raddoppio della statale 76 fermi al palo per la crisi Astaldi, credo che le priorità siano altre non le modifiche allo statuto comunale o il nuovo regolamento del consiglio comunale”.
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