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Fabriano “Be the Light”, Federico Zenobi illumina Cacciano

Anche quest’anno il piccolo borgo dei murales, di cui lo jesino è direttore artistico, protagonista di una grande estate fatta di arte e turismo

Fabriano – Ancora una volta Cacciano protagonista dell’estate marchigiana. Si sono completati i lavori dei nuovi murales che hanno ulteriormente impreziosito la frazione fabrianese, ormai da anni al centro di un turismo culturale che vede la street art regina delle attenzioni.  

A tessere la tela d’artista ancora una volta lo jesino Federico Zenobi. La nuova opera dello street artist si chiama “Be the Light”, ispirata al dipinto del pittore romano Pompeo Batoni “Agar e l’Angelo”, parte della collezione di Palazzo Barberini.

Batoni è stato un pittore molto noto nella Roma del 1700, alcune delle sue tele sono ospitate all’interno della National Gallery di Londra e all’Ermitage di San Pietroburgo

«L’opera è piuttosto grande, e si intitola “Be the Light”, sii la luce. Vuole essere un messaggio di speranza per questi tempi e una immagine così potente credo possa essere adatta allo scopo. Per completarla ho impiegato una settimana – racconta Federico Zenobi – terminando i lavori poco prima di Ferragosto con tanti turisti che si sono fermati per fare domande e per vedere tutti i murales della frazione. Nei giorni di Ferragosto c’è stata una grande quantità di turisti, molti stranieri. Tanti francesi, belgi, olandesi, qualche inglese senza dimenticare ovviamente gli italiani».

E poi la scelta del bianco e nero, quasi un ritorno al passato per Federico Zenobi. 

«Quando ho iniziato a fare arte figurativa con i graffiti l’ho fatto con il bianco e nero. È un modo di dipingere che permette di lavorare tecnicamente sui valori tonali. È molto divertente per un artista dipingere così e poi l’impatto è fantastico perché è molto elegante alla vista. Non è il primo murale monocromatico perché proprio quest’anno ho fatto opere ad Arcevia e Scorcelletti. Nel primo caso ho dipinto sul muro di una scuola un tributo ai minatori del territorio e nel secondo il circolo ricreativo con un tributo per un luogo di aggregazione gestito da anziani e giovani».

Il nuovo murale si trova praticamente di fronte a quello dedicato a Zia Ida e diventato, nel corso degli anni, una delle opere più fotografate di tutto il borgo dei murales.

Ma come da qualche anno a questa parte, protagonisti di un’estate a colori non solo l’artista jesino ma anche una serie di ospiti da lui chiamati a Cacciano in qualità di direttore artistico. Un legame sempre più stretto con la piccola frazione fabrianese che rafforza il rapporto tra l’artista jesino e il circolo di Cacciano mettendo al centro della promozione turistica i colori dell’arte.

«Quest’anno sono arrivati per dipingere Tina Loiodice da Roma (un ritratto di donna), alcune delle sue opere le avevo già viste a Sant’Angelo, nel Lazio, nel paese delle fiabe e lei ha lavorato con i pennelli. È tornata Virginia Verona (una mano che sostiene un fiore) – prosegue Zenobi – dopo l’esperienza dello scorso anno, ed è tornata per dipingere anche Adriana Gigliarelli. Ho invitato anche Nicoletta Priori, un’artista di Jesi insieme alla figlia, per loro è stata una prima volta».

(foto di Angelo Pierangeli)

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