Segui QdM Notizie

Cronaca

Fabriano «Chiusura Giano, colpo alla nostra identità»

“Fabriano è la carta … la carta è Fabriano”: la città di fronte alla vertenza Giano

Fabriano – “Fabriano è la carta … la carta è Fabriano”. Questo l’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale aperto di questa mattina, 12 ottobre, per discutere della chiusura da parte di Fedrigoni di Giano.

Negli ultimi tempi Fedrigoni aveva provato a cedere la società controllata, senza però ottenere quanto sperato.

Ma negli ultimi periodi, secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, ci sarebbe stato l’interesse del fondo tedesco Dubag che circa tre settimane avrebbe comunicato il suo interesse.

Interesse non recepito, visto l’annuncio di Fedrigoni di voler chiudere Giano dal prossimo 1 gennaio con conseguente rischio di perdita del lavoro per 195 lavoratori più quelli dell’indotto.

Il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo

«Un colpo durissimo per i lavoratori e per tutto il territorio. La situazione è grave, e ci deve richiamare alle nostre responsabilità. Non eravamo abituati alla crisi della carta, in questa forma. Aver appreso a mezzo stampa della decisione di Fedrigoni – ha dichiarato il Sindaco – prima dell’incontro in Comune dice molto della considerazione della comunità e delle persone. La decisione di licenziare è traumatica, perché colpisce la nostra identità. Non possiamo accettare che si mettano sulla strada tutti questi lavoratori. Come mai non si è previsto quanto era prevedibile? Perseguiremo tutte le vie a nostra disposizione, perché non basta dire “Non lasceremo le Marche”. Fabriano è una vertenza nazionale, perché rischia la deindustrializzazione e lo spopolamento. Al Governo chiediamo di subentrare nella vertenza, per tutelare uno dei brand storici del Made in Italy. La lotta dei lavoratori è la nostra lotta, e nostri i loro obiettivi».

L’assessore regionale Aguzzi

«Fabriano e le Marche non possono permettersi di perdere uno dei suoi simboli – ha dichiarato l’assessore regionale Aguzzi – quando ci è arrivata la notizia abbiamo subito scritto al Ministero, per un tavolo nazionale. Il presidente Acquaroli ha parlato personalmente al Ministro Urso, e probabilmente ci sarà un incontro nei prossimi giorni. Ci siamo anche attivati per incontrare i rappresentati della società e dei sindacati. Noi non possiamo subire una cosa del genere: per i dipendenti, per l’indotto. Noi come Regione faremo di tutto, perché siamo tutti sulla stessa barca, concertando le azioni con pressioni politico-istituzionali».

Tanti gli interventi dei cittadini e dei politici e tra questi quello del consigliere regionale Pd Mangialardi, che ha auspicato l’intervento del Poligrafico.

Poi anche due scritti provenienti dalla Fedrigoni, non presenti di persona durante il consiglio comunale. Nelle due note l’azienda ha ribadito quanto dichiarato a margine degli incontri a Verona, rilanciando il confronto con il nuovo summit fissato per il 24 ottobre proprio in città.

Poi i sindacati, che hanno ribadito la contrarietà alle mosse dell’azienda, sottolineando necessità di trovare una soluzione che non porti alla perdita dei posti di lavoro.

il vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica Massara

Severo il monito del Vescovo Massara, che ha ricordato i numeri della povertà fabrianesi, con la Caritas cittadina che assiste 1.200 persone circa con quasi 7.000 accessi all'”Emporio della carità”.

«La mancanza di lavoro è mancanza di dignità. Non possiamo chiudere questa realtà e nessun’altra realtà. Bisogna far restare sul territorio le azienda, bisogna accoglierne altre: quindi è importante la zona economica speciale, la zes. Il rischio è la desertificazione. Lavoriamo insieme, per il nostro territorio».

© riproduzione riservata

News

Questi contenuti sono realizzati dalla redazione di QdM Notizie.
Sei interessato a diffondere i nostri articoli o collaborare con noi?
Scrivici a [email protected]