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Cronaca

Fabriano Chiusura Giano, il sindaco Ghergo: «Spiragli insufficienti»

Annunciata dal Sindaco di Fabriano Ghergo la convocazione del tavolo del lavoro per il prossimo 29 ottobre

Fabriano – Si è tenuto ieri mattina l’incontro tra il sindaco Daniela Ghergo e il management del Gruppo Fedrigoni sulla crisi industriale che ha portato la società ad annunciare il 3 ottobre scorso la chiusura del ramo di azienda Giano Srl ed il licenziamento collettivo di 195 lavoratori.

«Riguardo il mantenimento di posti di lavoro strettamente legati a Fabriano – dichiara il Sindaco Ghergo – il management ha comunicato il ricollocamento di 48 addetti nello stabilimento di Fabriano Vetralla e di 10 lavoratori in quello di Rocchetta, oltre ad altre opportunità di ricollocamento in altre sedi che riguarderebbero altri 47 lavoratori. Verrà anche offerta la possibilità a 55 lavoratori di trasferirsi al nord».

«Questa manifestazione di disponibilità non è, ne può essere considerata, la soluzione. Il dato di fatto è che Fabriano comunque perderà la produzione di carta da ufficio, che lo stabilimento di Fabriano Rocchetta verrà sostanzialmente dismesso e che nella realtà a Fabriano le cartiere offriranno 137 posti di lavoro in meno, a cui vanno aggiunti tutti i lavoratori con contratti di somministrazione e tutto l’indotto che prima lavorava per Giano Srl.».

All’esito dell’incontro avuto con Fedrigoni Group, il sindaco Ghergo ha riconvocato, di concerto con l’assessore regionale Aguzzi, il tavolo sul lavoro, che si terrà martedì 29 alle ore 15.30 alla presenza delle associazioni sindacali e di categoria e dei sindaci del territorio.

Sarà presente il Presidente Regionale ANCI Marco Fioravanti per valutare la situazione e le iniziative da intraprendere in vista dell’incontro del prossimo 4 novembre con il Ministro delle Imprese Adolfo Urso.

«Fabriano – prosegue il Sindaco – non può perdere posti di lavoro legati alla produzione della carta ed è necessario intraprendere tutte le iniziative possibili per scongiurare quella che sarebbe una ferita mortale per il distretto fabrianese e per le aree interne che gravitano su di esso. Siamo al lavoro costantemente su questo tema di vitale importanza per il nostro territorio».

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