Cronaca
Fabriano Chiusura Giano: «Ogni iniziativa possibile per scongiurare la perdita di posti di lavoro»
Incontro istituzionale convocato dalla Regione e dal Comune prima del vertice al Ministero di lunedì 4 novembre
29 Ottobre 2024
Fabriano – «Intraprendere ogni iniziativa possibile per scongiurare la perdita di posti di lavoro legati alla produzione della carta».
Questa la necessità espressa dall’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi che, insieme al sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, ha convocato l’incontro istituzionale legato alla chiusura di Giano annunciata da Fedrigoni.
In presenza del presidente regionale Anci Marco Fioravanti, l’assessore regionale Chiara Biondi, associazioni sindacali e di categoria e sindaci del territorio, l’appuntamento è stata occasione di un aggiornamento sullo stato della vertenza, per valutare la situazione, le prospettive e le iniziative condivise da intraprendere in vista del vertice di lunedì 4 novembre con il Ministro delle Imprese Adolfo Urso.
«Valutiamo insieme il percorso condiviso e tutte le proposte per salvaguardare un marchio storico conosciuto nel mondo che va assolutamente preservato nella sua interezza. Mantenerlo è garanzia economica, di reddito, occupazionale e di immagine – ha dichiarato Aguzzi nel suo intervento – La crisi della Giano non interessa solamente i 195 dipendenti, ma coinvolge anche un ampio indotto, che comprende settori come il trasporto e la logistica. Siamo».
«Occorre prendere tempo per interpretare bene le possibili evoluzioni – ancora Aguzzi – come l’interesse del Poligrafico con cui ha già preso contatti il presidente Acquaroli. La Regione continua a impegnarsi fortemente per garantire occupazione e permanenza sul territorio, sostenere le richieste sindacali e supportare l’azienda per l’utilizzo e il sostegno del personale. Prioritario il mantenimento della produzione e dell’occupazione»
Gli intervenuti hanno concordato sulla forza dell’obiettivo condiviso e del lavoro sinergico della filiera istituzionale, sulla necessità di ritirare il documento che prevede i licenziamenti e di chiedere altro tempo come proposto dall’assessore regionale al Lavoro.
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