Fabriano «Chiusura Giano primo passo verso la chiusura del comparto Marche»

Fabriano – Il primo confronto al Mimit per la vertenza Giano non ha fatto emergere sviluppi sostanziali nel dialogo tra Fedrigoni e tutte le parti coinvolte nella vertenza.

L’azienda ha ribadito attraverso l’Ad Nespolo la decisione di chiudere Giano dal 1 gennaio ed il piano per “limitare” l’impatto per i lavoratori.

In questa discussione ancora una volta ribadito il “No” da parte del sindaco di Fabriano Daniela Ghergo che sottolineato ancora la sua contrarierà al piano proposto dall’azienda.

«Ho ribadito al Ministro – dichiara il Sindaco – l’irricevibilità della proposta di Fedrigoni di ricollocare parte dei lavoratori soprattutto in sedi del nord Italia. Il nostro territorio non può perdere nessuno dei 195 posti di lavoro, che con l’indotto arrivano a 300. La chiusura di Giano è chiaramente il primo passo verso la chiusura dell’intero comparto Marche, che il Gruppo Fedrigoni aveva già messo in vendita due anni fa con l’operazione Michelangelo».

«Fabriano significa carta dal 1264 – ha ribadito con forza la Ghergo – questo binomio rappresenta la nostra identità, è impensabile che possiamo perdere produzioni legate alla carta a beneficio di altre realtà. Sorprende che un gruppo solido come Fedrigoni, di proprietà dei fondi Bain Capital e BC Partners, non assuma alcuna responsabilità sociale nei confronti di un territorio che molto ha dato a quella società in termini di crescita e di immagine».

«Ho espresso la necessità, condivisa unanimemente, che Fedrigoni posticipi la decisione di chiudere la società Giano per consentire di valutare soluzioni alternative, eventuali proposte di acquisto o l’intervento del Poligrafico.  Verrà avviato giovedì 7 un tavolo tecnico tra Ministero e società dal quale auspichiamo arrivino proposte concrete. Per questo riconvocherò la prossima settimana il tavolo comunale sul lavoro».