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Cronaca

FABRIANO Covid-19, Fedrigoni: la divisione carta ferma la produzione i primi giorni di maggio

CEO e top management si riducono lo stipendio del 30% in segno di solidarietà

 

FABRIANO, 21 aprile 2020 – Fedrigoni sospenderà la produzione solo in alcuni stabilimenti della divisione carta: una misura riguarderà per periodi differenti i siti in Veneto, Trentino, Friuli e Marche.

Fabriano, Rocchetta e Pioraco quindi coinvolte nel cronoprogramma illustrato ieri dall’amministratore delegato Marco Nespolo, che in videconferenza ha convocato rappresentanze sindacali locali e nazionali dei lavoratori per fare il punto sull’andamento del Gruppo, condividere gli impatti dell’emergenza globale Covid19 e presentare gli interventi che verranno messi in atto nei prossimi mesi.

Il piano riguarderà tutti gli stabilimenti che producono carta in Veneto, Trentino, Friuli e Marche – Verona, Arco, Varone, Scurelle, Cordenons, Fabriano, Pioraco e Rocchetta – al momento per alcuni giorni al mese nel periodo aprile e maggio. Per gli stabilimenti fabrianesi una sosta dall’1 al 10 maggio, mentre per quello della vicina cittadina in provincia di Macerata per una settimana in più.

«Fedrigoni si sta misurando con gli impatti economici della crisi, che stanno portando effetti asimmetrici tra le due divisioni dell’azienda – ha osservato l’amministratore delegato Marco Nespolo –  Il mondo etichette autoadesive sta proseguendo la sua crescita, con un significativo aumento degli ordini a cui ha fatto fronte espandendo la capacità produttiva. La divisione carta è quella, invece, più impattata dallo shock di domanda: nonostante una performance migliore rispetto ai concorrenti diretti, nell’ultimo mese ha registrato un calo importante degli ordini e il Gruppo si trova, quindi, costretto a prevedere delle fermate temporanee in alcuni stabilimenti, per adattare la capacità produttiva alla domanda di mercato».

CEO e top management si riducono lo stipendio del 30% in segno di solidarietà

«Negli stabilimenti coinvolti dalle fermate – ha spiegato ancora Nespolo – inviteremo i dipendenti, in primis, a fruire di tutte le ferie e permessi non goduti, per coprire i periodi di chiusura. Faremo, poi, ricorso alla Cassa Integrazione, che è lo strumento normativo messo a disposizione per l’emergenza Covid19, per salvaguardare anche coloro che non dovessero avere ferie e permessi arretrati a disposizione. Valuteremo, volta per volta, forme di riconoscimento straordinario, per compensare chi sarà maggiormente impattato dalle chiusure».

La”Fase 2″

«Relativamente alla fase 2 dell’emergenza – ha poi concluso l’Amministratore Delegato –  in attesa che le autorità annuncino le nuove misure richieste alle aziende per garantire la piena sicurezza sui luoghi di lavoro, il Gruppo ha già iniziato a valutare ulteriori precauzioni da introdurre in tutti gli uffici e negli stabilimenti, anche con l’ausilio di specifiche tecnologie».

(redazione)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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