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Cronaca

FABRIANO CREDITORI ASTALDI, I TIR “INVADONO” LA SS76

Possibili rallentamenti lungo la tratta interessata dal corteo dei mezzi pesanti

 

FABRIANO, 6 marzo 2019Dallo svincolo di Fossato di Vico fino a quello di Serra San Quirico e ritorno: questo il percorso che domani mattina  a partire dalle ore 8.30 le imprese creditrici di Astaldi affronteranno in una manifestazione di sensibilizzazione istituzionale e protesta.

40 milioni di euro in ballo: questa la cifra che ancora le molte professionalità che hanno contribuito alla costruzione del raddoppio della ss76 devono percepire.

“La manifestazione vuole rappresentare le gravi difficoltà ed il rischio di chiusura delle imprese creditrici – spiega il comitato che si è formato per raccordare ed unire tutte le voci – che nonostante le azioni intraprese ad oggi non hanno avuto alcuna risposta rispetto pagamento dei lavori  effettuati ed alla riapertura dei cantieri per completare le opere fermi dal luglio scorso. Ad oggi  non ci sono risposte concrete sulle questioni essenziali”.

Oltre alla manifestazione di protesta lungo la strada, una delegazione dei dimostranti devierà verso Fabriano per una assemblea pubblica all’interno della sala della Unione Montana (Via Dante 268) . Orario previsto d’inizio dell’incontro ore 11.30.

“L’intervento dello Stato potrebbe essere positivamente risolutorio attuando procedure straordinarie e d’urgenza – ricordano ancora dal Comitato – si pensi a quanto già fatto per il ponte di Genova”.

All’incontro sono stati invitati le Istituzioni Locali (Parlamentari, Regioni, Province, Sindaci delle aree interessate, Associazioni di categoria e OOSS), tutte affinché il Governo e l’ANAS intervengano al più presto dando risposte adeguate. Alla manifestazione del Coordinamento dei creditori Astaldi aderiranno Confartigianato Imprese Marche, Umbria, Ance Marche ed Umbria, ConfCommercio Marche, Confindustria Marche e Confartigianato Trasporti Marche.

“Le aziende creditrici non possono continuare a lavorare se prima non viene saldato il pregresso – sottolineano con forza – con conseguente riapertura dei cantieri per il completamento di questo importante Asse Viario del Quadrilatero. Le imprese Umbre e Marchigiane, sono a rischio e non ci sono soltanto le aziende, ma centinaia di lavoratori, e di questo il Governo e/o i Ministeri competenti deve assumersi la responsabilità”.

Il sostegno della regione Marche

 “Sono oltre 40 i milioni lasciati sulla strada da Astaldi. E’ questo l’importo dei lavori fatti dalle ditte subappaltatrici non ancora pagato dalla azienda – spiega il presidente Ceriscioli – Su questo noi abbiamo chiesto un impegno al governo. Noi stiamo dalla parte del lavoro e dei lavoratori: il resto sono bugie e chiacchiere strumentali. Per noi, infatti, una questione di giustizia tutelare i posti di lavoro ed auspichiamo che si possa trovare, con l’impegno di tutti, una soluzione. Sono convinto che risolvere il problema del pagamento alle ditte costituirebbe una accelerazione per la ripartenza dei cantieri. Non c’entra con i tempi di ripresa del cantiere la richiesta di provvedere quanto prima al pagamento delle imprese creditrici. Difendere le ditte del territorio è un impegno importante per tutti”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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