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Cronaca

Fabriano Don Umberto Rotili nuovo incarico a Sassoferrato: «Sfida, non diminuzione»

La nomina entrerà in vigore l’8 settembre 2024 nel giorno della solennità della Madonna del Buon Gesù

Fabriano – Nuove nomine nella Diocesi. Il Vescovo Massara ha comunicato al Consiglio Presbiterale le nuove nomine per la parrocchia di San Facondino di Sassoferrato e per la parrocchia della Misericordia di Fabriano.

Monsignor Alberto Rossolini, 73 anni di Matelica, è stato nominato parroco della Beata Maria Vergine della Misericordia con Don Umberto Rotili che diventerà parroco di San Facondino a Sassoferrato.

Le nomine entreranno in vigore l’8 settembre 2024 nel giorno della solennità della Madonna del Buon Gesù, patrona della Diocesi.

Il cambio di città e di parrocchia di Don Umberto Rotili è stato accolto con stupore da parte dei fabrianesi. In tanti sui social hanno preso posizione, e quasi la maggior parte ha espresso contrarietà.

Con un lungo posto affidato a Facebook, il futuro “ex” parroco della Madonna della Misericordia ha spiegato e tranquillizzato i fedeli sottolineando che la nuova nomina a parroco della parrocchia di San Facondino a Sassoferrato “Non è una diminuzione”.

«Cambiare parrocchia non è mai una cosa facile – ha scritto Don Umberto –  è una sfida bella quella di ripensarsi e rinnovarsi costantemente. In questi anni ho sempre predicato l’evoluzione dell’essere umano, il non arrendersi a ciò che uno già conosce di sé stesso, sfidare i propri limiti per superarli, per cui ritengo che questa sfida che mi attende sia per me un’occasione unica. Sassoferrato per me non è affatto una diminuzione, è una attestazione di grande stima da parte del Vescovo che ha pensato a me per una Parrocchia che era più grande della diocesi, che abbraccia un intero comune, e che soprattutto offre tante opportunità, finora poco sfruttate».

La sua riflessione, condivisa sui social, ha “tranquillizzato” i fedeli e gli amici. Tanti infatti gli attestati di stima che sono andati a commentare le parole scritte su Facebook.

«Per quanto riguarda la mia amata città di Fabriano, io conservo tutti gli incarichi diocesani che già avevo in precedenza, rimanendo comunque legato a Fabriano sotto tanti aspetti».

© riproduzione riservata

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