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Cronaca

FABRIANO EVENTO UNICO, IN MOSTRA 60 OPERE DEL SALVI: IL CONTRIBUTO DELLA REGINA ELISABETTA II

FABRIANO, 30 marzo 20117 – Scatta il conto alla rovescia per “La Devota Bellezza” che approderà nei prossimi mesi a palazzo degli Scalzi di Sassoferrato. Oltre 60 opere di Giovanni Battista Salvi (conosciuto come il “Sassoferrato)  torneranno a “casa” dal  17 giugno al 5 novembre, per una delle mostre più attese delle Marche.

Fiore all’occhiello della mostra gli oltre 20 disegni arrivati direttamente dal Castello di Windsor, dalla collezione privata di Sua Altezza la Regina d’Inghilterra  Elisabetta II. Un evento unico, dato che per la prima volta questi disegni riattraversano il canale della Manica. Il progetto “La devota bellezza” è nato da una  “sfida” lanciata dal presidente della fondazione Carifac Marco Ottaviani al Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli: “Se mai dovessi ottenere i disegni del Salvi in possesso della Regina Elisabetta II, allora cercheremo di organizzare una mostra entro il 2017”. Da questo “gioco” è partita poi “la caccia al prestito”, supportata dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha messo a disposizione il know-how dei tecnici del ministero al fine di ottenere un prestito eccellente. Non ha nascosto orgoglio il sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, quando ha raccontato della lettera scritta direttamente dal Principe di Galles ed erede al trono d’Inghilterra Carlo, che manifestava l’apprezzamento per l’iniziativa. “Un motivo di soddisfazione per la Corona vedere le opere del Salvi nella città dell’artista”.

Non ci saranno solo le opera “inglesi”, ma anche una selezione di opere provenienti da tutta Italia, come ad esempio la “Madonna orante” della pinacoteca di Macerata, la “Santa Lucia” di Palazzo Chigi di Ariccia, la “Madonna con sant’Anna, Gesù e san Giovannino” detta “Madonna del Divino Amore” del Museo Diocesano di Jesi ed il  “Ritratto di cardinale” proveniente dai Padova.

Una mostra che ha saputo mettere attorno allo stesso tavolo realtà diverse: Fondazione Casoli, Fondazione Aristide Merloni, Fondazione Fedrigoni, Fondazione Cariplo e molte altre ancora.

Ancora una volta centrale sarà la figura di Vittorio Sgarbi: il critico infatti collaborerà per veicolare al meglio la proposta di una mostra che può diventare la più importante della Marche. Ma la sinergia con il critico non terminerà qua, perché lo stesso critico ha messo a disposizione alcune opere del “Sassoferrato” presenti nella propria collezione privata.

(s.s.)

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