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Cronaca

Fabriano «Fabriano rimarrà asset strategico per Fedrigoni»

Giuseppe Giacobello: «Stiamo lavorando con le parti sociali perché al termine dell’iter di chiusura la cifra sia notevolmente più bassa»

Fabriano – Continua ad essere alta la tensione in città e tra i lavoratori dopo la decisione di Fedrigoni di chiudure, dal prossimo 1 gennaio, la società Giano.

Giuseppe Giacobello, responsabile Relazioni Industriali del gruppo Fedrigoni, al termine dell’incontro con l’Assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi ha commentato così.

«Siamo sinceramente dispiaciuti per i colleghi di Giano e comprendiamo benissimo quanto siano preoccupati, loro e le loro famiglie – dichiara Giuseppe Giacobello, Responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni – Tuttavia, invitiamo ad avere fiducia nel confronto che abbiamo avviato, e che manterremo per tutto il tempo necessario, con le parti sociali sul territorio, dai sindacati alle istituzioni, per trovare insieme ogni soluzione fattibile per ridurre l’impatto sulle persone a seguito della dismissione di Giano. Sono 195 e coinvolgono i soli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta, ma stiamo lavorando con le parti sociali perché al termine dell’iter di chiusura la cifra sia notevolmente più bassa».

Lo stesso Giacobello ha poi sottolineato che Fedrigoni non è intezionata a lasciare le Marche, ricordando che negli ultimi anni il numero dei lavoratori è passato da 718 a 840.

«Continueremo a investire sullo sviluppo dei nostri siti produttivi e di trasformazione in quest’area e sullo storico brand Fabriano, che con i suoi oltre 750 anni di storia rappresenta un’eccellenza del Made in Italy nel mondo, al contrario della carta per le fotocopie, che è un business relativamente recente. Fabriano rimarrà un asset strategico per Fedrigoni: intendiamo sviluppare i suoi prodotti più iconici e distintivi, come le carte per l’arte e il disegno, i prodotti per la scuola e la cartoleria e le carte per la sicurezza, con l’ambizione di farlo diventare il marchio leader di questo settore a livello mondiale».

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