Fabriano I ragazzi di Future Campus in visita alla Fondazione Merloni

Fabriano – Stimolare l’attenzione delle ragazze e dei ragazzi, coinvolgerli, appassionarli, ascoltarli, non è compito facile ma sembra che il Future Campus Fabriano, progetto a cura del Comitato Territoriale locale di Confindustria Ancona, che ha da subito trovato il supporto della Fondazione  Aristide Merloni.

Ormai al terzo anno di attività Future Campus nei giorni scorsi ha svolto la sua attività di formazione proprio nella sala intitolata ad Aristide Merloni presso la sede dell’Ariston.

I partecipanti hanno potuto conoscere la figura di Aristide e l’attività della Fondazione alla presenza dell’ingegner Francesco Merloni e del vice presidente della Fondazione stessa Gian Mario Spacca.

Sono oltre 100 coloro che partecipano quest’anno al Campus divisi in tre classi: i beginner, i master che lo scorso anno hanno frequentato la prima classe e gli advanced.

È stata proprio la beginner class a scoprire quanto l’amore per la propria terra di Aristide Merloni abbia condizionato la storia e la vita del territorio fabrianese, altrimenti votato all’oblio, portandolo alla ribalta nazionale ed internazionale. I ragazzi hanno ascoltato con attenzione la storia di Aristide che da industriale ormai affermato nel settore delle bombole sente la necessità di investire nel proprio territorio di origine: l’area interna dell’Appennino marchigiano, caratterizzata da forti flussi di emigrazione e da ritardi nello sviluppo economico e industriale.

Così nel 1963 Aristide crea la Fondazione Merloni, con lo scopo di sostenere la nascita di nuove imprese nel territorio. Nascono nuove imprese diffuse nelle aree interne che creano occupazione e reddito. Si diffonde quello spirito imprenditoriale, principale scopo della Fondazione nelle intenzioni del suo fondatore: “In ogni iniziativa industriale, non c’è valore del successo economico, se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale”.

«Importante seguire le proprie inclinazioni – ha commentato l’ingegner Merloni – impegnarsi, avere una visione. Lavorare in squadra, valorizzare i talenti. È una grande emozione vedere la vostra attenzione perché questo progetto è vostro, per aiutarvi a capire, a scoprire la vostra terra, le vostre origini, a farvi conoscere le aziende”.  

«Un impegno costante della Fondazione che – come ha detto Gian Mario Spacca – continua ancora oggi con molte iniziative pensate per rivitalizzare il territorio con un’ottica più ampia come HAMU l’associazione che unisce scienza e conoscenza, creando una rete di saperi, professionisti ed esperti, con l’obiettivo di proporre soluzioni a problemi complessi nell’area di Marche Abruzzo, e Umbria e i progetti di SavetheApps, dedicati alle comunità vitali dell’Appennino. I progetti della Fondazione non si limitano alle imprese: sono molte le iniziative per la formazione dei giovani, di cui il territorio potrà continuare a beneficiare in un cammino non facile ma che vede la Fondazione sempre in prima linea nello spirito del suo fondatore».