Attualità
FABRIANO IL FABRIANO FILM FEST INCORONA IL CORTO “PORTRAITISTE”
3 Giugno 2019
Lo “Short d’oro” per il miglior film finisce nelle mani del regista lussemburghese Cyrus Neshvad
FABRIANO, 3 giugno 2019 – Il Fabriano Film Fest chiude la settimana edizione, e premia il corto lussemburghese “Portraitiste” di Cyrus Neshvad. Una storia delicata e struggente di riconciliazione e redenzione, di ritorno ad una vita che rifiorisce come i rapporti tra una bimba dolcissima e malate ed un nonno artista “perso” per troppo tempo.
Miglior film quindi “Portraitiste”, ma anche il premio per il migliore attore protagonista al “nonno” Albert Delpy, uno dei volti storici del cinema francese. Consegnato il premio Filigrana d’oro ad Alessandro Haber, arrivato in città per ricevere la riproduzione della “Dama con l’ermellino” di Leonardo.
E poco prima della consegna anche la proiezione di un “mini documentario” (opera dei ragazzi dell’Accademia Poliarte, che ha collaborato all’organizzazione del Film Fest) per raccontare la carriera dell’attore. “Sono commosso per tutto questo affetto e questo premio”, ha confessato emozionato Haber arrivato nella giornata finale della kermesse per assistere alla proiezione del film documentario “Leonardo da Vinci – Il genio a Milano”. Evento legato all’esposizione de “La Madonna Benois” di Leonardo da Vinci per UNESCO Creative Cities Annual Conference 2019.
Presente anche Francesca Merloni, ambasciatrice di buona volontà UNESCO, e motore fattivo della Conference, che ha scelto il Film Fest per annunciare l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il prossimo 12 giugno a Fabriano (leggi l’articolo).
Questi gli altri premi: migliore attrice Isa Danieli per l’inteso corto “Ciruzziello”, fotografia all’italiano “Insane Love”, miglior sceneggiatura per la commedia francese “Burqa City” di Fabrice Bracq, miglior Regia al venezuelano Juan Avella con “Hijo por Hijo” e premio speciale “Tarabusi – Casadio, occhi sul mondo” al corto in stop motion dell’italiana Laura Lucchetti “Sugarlove”.
Premio della giuria giovane ancora per il lussemburghese “Portraitiste” e menzione speciale per “Così in terra” di Pier Lorenzo Pisano che racconta la vita dopo i terremoti del 2016 e girato tra Acquasanta Terme e le sue frazioni.
Altra menzione per il corto “Fino alla fine” di Giovanni Dota. E poi, proprio alla fne il colpo di scena: il premio del pubblico consegnato a due film con lo stesso numero di preferenze espresse dal pubblico, ecco quindi “Burqa City” e “Portraitise”.
Poi i tanti premi tecnici, 10.000 euro in totale, messi a disposizione dagli sponsor tecnici da reinvestire in altri e nuovi progetti cinematografici “corti”. La kermesse è stata organizzata dall’associazione Opificio delle Arti, presieduta dal fabrianese Eugenio Casadio Tarabusi, che anche quest’anno ha dato spazio alla vocazione cinematografica “giovane e per i giovani”, con le performances degli studenti Davide Como e Massimo Follenti, curate da Marco Galli con la sua associazione Cahiers du Cinéma, immancabile partner del festival.
“Appuntamento all’ottava edizione”, questa la promessa degli organizzatori che hanno salutato il folto pubblico che anche ieri – come nelle due giornate precedenti – ha applaudito i corti vincitori del Fabriano Film Fest.
(s.s.)
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