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Cronaca

FABRIANO JP INDUSTRIES, 400 DIPENDENTI IN MOBILITÀ: SI MUOVE LA POLITICA

jpFABRIANO, 30 luglio 2016 – Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha espresso “solidarietà e vicinanza” ai lavoratori della JP Industries di Fabriano e ha convocato il titolare dell’azienda, Giovanni Porcarelli, per un incontro che si terrà la prossima settimana. Lunedì (1 agosto) i sindacati di Marche ed Umbria si incontreranno per stabilire una linea comune.

Forte preoccupazione per questa nuova ecatombe occupazionale nel fabrianese. Nel tardo pomeriggio di ieri, 29 luglio, è deflagrata una nuova bomba sociale in città. L’imprenditore cerretese, Giovanni Porcarelli – titolare della newco che nel 2012 ha acquistato il comparto del bianco della ex Antonio Merloni costituito dagli stabilimenti cittadini di Santa Maria e Maragone e di quello umbro di Gaifana, riassumendo 700 tute blu ex Ardo, equamente distribuite fra Marche ed Umbria – ha ufficializzato l’apertura di una procedura di mobilità per 400 degli effettivi, oggi, 684 dipendenti, in pratica oltre il 65% della forza lavoro. Nella comunicazione trasmessa ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e alle parti sociali, Porcarelli imputa questa decisione alle “mutate condizioni del mercato del bianco” e alle difficoltà ad “ottenere linee di credito”. Per questi due motivi, “sono saltati gli investimenti programmati e sono cresciute le difficoltà nell’instaurare rapporti duraturi con clienti e fornitori. Dal 2012 ad oggi, ci sono stati sempre, in media, 480 lavoratori in cassa integrazione. Nessun segnale di ripresa all’orizzonte, ma anzi una situazione definitiva e strutturale che rende indispensabile una ristrutturazione con riduzione del personale”.

I sindacati sono saliti immediatamente sulle barricate. “Rimaniamo sbalorditi e rigettiamo al mittente la mobilità. Ha dell’assurdo e siamo fermamente contrari. Ci siamo già messi in moto per attivare le Istituzioni, ad iniziare dalla Regione”, le parole del segretario regionale della Fim, Andrea Cocco. “Una decisione piuttosto strana rispetto al percorso definito con Porcarelli. Ci attiveremo per chiedere incontro con lui, speriamo già nella prossima settimana. La presa di posizione dell’imprenditore è strana ed incomprensibile e per questo vogliamo incontrarlo”, gli fa eco il segretario regionale della Uilm, Vincenzo Gientilucci. Infine, secondo il componente della segreteria regionale della Fiom, Fabrizio Bassotti, “occorre avviare subito procedura di confronto, fermo restando che la procedura di mobilità deve essere immediatamente chiusa. Non si possono utilizzare i lavoratori per risolvere il problema legato alla liquidità delle banche. Lunedì, primo agosto, ci incontreremo con i colleghi umbri per decidere una linea condivisa e comune. Porcarelli ha tavoli aperti ad ogni livello, cassa integrazione in atto e, proprio per tutti questi motivi, non si giustifica questa presa di posizione”.

Sull’argomento, attraverso un post sulla bacheca della pagina politica, è intervenuto anche il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola. “La procedura di mobilità per 400 lavoratori aperta dalla JP Giovanni Porcarelli necessita una azione forte e corale delle Istituzioni. Il ministero dello Sviluppo economico faccia con urgenza la sua parte: è un assurdo assoluto scaricare sui lavoratori i problemi di un’impresa con il sistema bancario. Sono sorpreso da quest’atto di Porcarelli che non ha condiviso con nessuno. Ha lasciato fuori il territorio e le Istituzioni, ma lui è parte di questo territorio. Ho subito avviato contatti con i sindacati dei metalmeccanici e con il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, per affrontare la situazione al più presto. Interesserò i Parlamentari e gli esponenti politici del territorio”.

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