Attualità
FABRIANO La bellezza del divino spiegata attraverso l’arte
24 Marzo 2022
“L’arte di parlare di Dio”, un dialogo sulla bellezza divina presente nelle opere di grandi artisti
FABRIANO, 24 marzo 2022 – Si è concluso ieri il ciclo di incontri dal titolo “L’arte di parlare di Dio”, tenuti rispettivamente mercoledì 9, 16 e 23 marzo presso la chiesa della Beata Maria Vergine della Misericordia. Tre serate che hanno visto la professoressa Maria Cristina Corvo e don Umberto Rotili confrontarsi in un dialogo sulla bellezza divina presente nelle opere di grandi artisti.
«L’idea è nata da don Umberto, appena dopo un altro evento che avevamo organizzato insieme, così, velocemente, mi ha travolto con il suo entusiasmo e non ho potuto che accettare – spiega la professoressa Maria Cristina Corvo – abbiamo scelto di parlare di tre artisti che seguo da sempre, che hanno tutte una potente spiritualità».
Si tratta di Vincent Van Gogh, Marc Chagall, Alda Merini e Franco Battiato, del quale è stato raccontato il percorso di ricerca del divino che hanno fatto in vita, attraverso l’analisi delle loro opere: la proiezione dei dipinti di Van Gogh e Chagall, l’ascolto delle poesie della Merini e delle canzoni di Battiato.
«Van Gogh ha iniziato il suo cammino di ricerca quando la religione che professava si è dimostrata troppo restrittiva per lui – continua la Corvo – Alda Merini ha trovato il paradiso dopo aver passato l’inferno, e Battiato si è sempre interessato ai mistici, nei suoi brani si precepisce una profonda spiritualità».
Tutti questi sono personaggi con una profonda spiritualità, personaggi potenti che hanno intrapreso un proprio cammino di ricerca del divino, un’entità metafisica che ci porta a un legame con il cosmo.
«Purtroppo questo evento si è scontrato con l’inizio della guerra, ed eravamo molto indecisi se portarlo avanti oppure no, a causa dello stato di ansia e di incertezza in cui tutti viviamo – spiega don Umberto – invece sono contento di aver organizzato queste tre le serate, perchè la risposta c’è stata, e questo fa capire che c’è tanto bisogno di tornare a parlare della bellezza che ci circonda».
Sara Marinucci
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