Attualità
FABRIANO “La pellicola d’oro”, le note di Diego scaldano le nomination
30 Luglio 2020
Il fisarmonicista fabrianese ha suonato brani del grande Maestro Ennio Morricone, è stato chiamato alla premiazione come unico musicista dell’evento
FABRIANO, 30 luglio 2020 – Diego Trivellini, giovane fabrianese non soltanto provetto strumentista ma anche interprete all’avanguardia e straordinario innovatore della Fisarmonica protagonista della prestigiosa manifestazione “La pellicola d’oro“, dedicata alla premiazione dei mestieri e degli artigiani del cineaudiovisivo italiano, tenutasi nella Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma, dietro la sponsorizzazione di Rai Cinema, Rai Movie, Anica, Apa, Mibac.
Grande soddisfazione per Diego, martedì 28 per essere stato coinvolto come unico musicista nella decima edizione alla manifestazione “La pellicola d’oro“, lo abbiamo incontrato.
«La cosa è iniziata così – risponde – Qualche settimana fa, durante il tour estivo dello spettacolo Stavamo meglio quando stavamo peggio? con Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio, abbiamo fatto tappa a Santa Severa, nella manifestazione “Caffeina“. Tra il pubblico di quella sera c’erano alcuni responsabili dello staff del Premio, che hanno apprezzato la mia esecuzione e ne hanno parlato al regista – scenografo Enzo De Camillis, direttore artistico de “La pellicola d’oro“. Lui ha visionato un mio video ripreso quella sera con un telefonino: non oso immaginare la qualità audio di quella ripresa, e ha deciso di inserirmi come unico musicista dell’evento. Ha voluto – sono ancora sue parole – il mio programma dei brani su Ennio Morricone, con l’intento di dedicare lui un omaggio durante la serata. Tra i tanti, ha selezionato C’era una volta il West, Cheyenne, La canzone di Cockeye, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, The mission.»
Una prova difficile e al tempo gratificante?
«Devo dire che l’idea inizialmente mi ha messo un po’ di ansia, perchè dopo la sua recente scomparsa ho sempre temuto di ricadere nel fenomeno dello – mi si passi il termine! – sciacallaggio musicale. Dopo il triste evento si sono moltiplicati a dismisura video, tributi, interpretazioni , forse non sempre proprio di buon gusto e quant’altro su ogni social.»
Poi?
«Mi sono detto: se me lo chiedono con quell’affetto sincero nei suoi confronti e l’ho capito dalla voce di De Camillis e io aderisco con altrettanta serietà: ho sempre cercato di studiare e riproporre le sue melodie con arrangiamenti quanto più possibile fedeli agli originali, siamo già a buon punto!»
Parliamo della serata?
«È stata condotta dal Mascia alla presenza delle maestranze della Rai, di tanti ospiti e con tanti premiati eccellenti, tra i quali: Giovanna Ralli, Francesco Rutelli, Carolina Crescentini, Mavina Graziani, Claudio Amendola e così via. Ogni premiato ha narrato qualche curioso aneddoto della sua carriera. Le sarte, i macchinisti, gli scenografi, i microfonisti, eccetera, ciascuno anche nell’intento di illustrare l’importanza della loro presenza sui set; fino a quando è toccato a Claudio Amendola, che, con scherzoso senso di competizione, ha sentenziato: “Sì, sì, siete tutte figure importanti, ma… senza noi attori cosa fareste?!?“. Risata plateale!»
Come artista?
«Devo dire che, soprattutto nel mio primo intervento, mi sono emozionato non poco: suonare i temi del Maestro, nella sua città, di fronte a tanti personaggi che hanno collaborato nel tempo con lui, mi ha impegnato non poco. Subito sono arrivati apprezzamenti dai presenti, che ricevendo il premio si dichiaravano emozionati grazie anche ai miei interventi musicali. Una serata molto gratificante, che mi ha dato nuovi stimoli per continuare nella mia attività di studio e orchestrazione.»
Daniele Gattucci
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