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Fabriano

Fabriano La sinistra a “corrente alternata”

Il “Progetto Chalet” continua ad animare la politica: la presa di posizione dei capigruppo consiliari di maggioranza

Fabriano – Leggiamo, con l’ormai consueto stupore, le parole che il consigliere comunale di FP, Lorenzo Armezzani, ha utilizzato nei confronti dell’amministrazione Comunale in merito alla riapertura dello chalet dei giardini pubblici.

Da chi si erge a “Maestro” ed esperto di politiche giovanili ad ogni piè sospinto, da chi lamenta, costantemente, l’assenza di progetti ed attività da parte di questa amministrazione in favore dei giovani e ragazzi ci aspettavamo un apprezzamento o, quantomeno, un’attenzione diversa, in questo caso.

Definire un “Asilo in mezzo al giardino” (come riportato dalla stampa) un progetto serio ed innovativo per la gestione della struttura appare non solo ingeneroso, ma anche offensivo e francamente inquietante.

Dopo che il bando per la gestione dello chalet, predisposto nel pieno rispetto delle norme di legge, è andato deserto (e le condizioni per l’affitto erano le stesse degli anni scorsi), cosa avrebbe dovuto fare l’Amministrazione Comunale?

Tenere chiusa la struttura per l’intero periodo estivo, privando migliaia di ragazzi dell’unico ritrovo offerto dalla città?

Era forse questa la proposta del sedicente progressista Armezzani?

Non era lo stesso Armezzani che, all’indomani del bando non partecipato, aveva perorato la convocazione di tavoli di concertazione per dare risposte al bisogno di socialità e aggregazione negate dalle regole di mercato?

Se un’operazione socio-culturale così pulita e virtuosa, rivolta in favore della collettività, frutto di un impegno sincero di tante persone (ad iniziare dall’assessore Serafini), che sa di cura per i ragazzi, che vuole essere una casa comune per tutti e di tutti, libera e gratuita, che vuole rendere i ragazzi stessi protagonisti della loro vivacità, con accoglienza e desiderio di aggregazione naturale, con al centro un progetto socio-educativo oltreché di tipo aggregativo, suscita tanto livore e malafede in chi si erge a vestale quotidiano dei valori della sinistra, alziamo le mani e ne prendiamo (amaramente) atto.

Ma andremo avanti.

Forti delle nostre convinzioni e consapevoli di fare il bene di una fascia sociale, quella giovanile, così importante per questa città e per tutto l’entroterra montano.

Andrea Anibaldi (Capogruppo Rinasci Fabriano) – Paolo Paladini (Capogruppo Partito Democratico) – Riccardo Ragni  (Capogruppo Progetto Fabriano)

© riproduzione riservata

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