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Fabriano Le “Onde Ribelli” di Alex Canella, la radio che resiste ai cambiamenti

Il direttore di Radio Città Fujiko dialogherà con il direttore artistico di Radio Fab Andrea Bentivoglio

Fabriano – La radio come strumento di riscatto, di impegno di “lotta” contro le ingiustizie sociali: questo il cuore del primo libro del direttore di Radio Città Fujiko Alessandro Canella, “Onde Ribelli”.

Edito da Armillaria (12 euro, 250 pagine), il libro sarà presentato a Fabriano venerdì 24 maggio alle ore 19, all’interno del circolo Arci “Il Corto Maltese”.

L’autore dialogherà con il direttore artistico di Radio Fab Andrea Bentivoglio, moderati da Giorgio Tinelli.

Un dialogo per raccontare la capacità della radio di costruire ponti, di creare accoglienza e inclusione anche nei confronti di chi è ridotto ai margini della società.

«Nel libro racconto i nostri progetti, la capacità della radio di includere persone ai margini attraverso la collaborazione con tante associazioni di Bologna, e tra queste la Caritas – Racconta Canella – collaboriamo con categorie oppresse e marginalizzate: senza fissa dimora, migranti, detenuti. Nei nostri progetti c’è la radio, e proprio nel libro mi chiedo perché la radio è lo strumento ideale per progetti di questo tipo. Attraverso la radio ci concentriamo solo suoi contenuti e non sulle persone. La radio non è invasiva, lascia lo spazio all’immaginazione e non ti fa cadere nel pregiudizio».

La radio come strumento di resilienza, perché è proprio la radio come “mezzo” ad essere in grado di affrontare cambiamenti e trasformazioni, sfatando la “profezia” cantata dai The Buggles a fine anni ‘70: “Video killed the radio star” con una vera e propria esplosione di creatività.  

«La radio è stata nel passato strumento di resistenza contro le dittature, per combattere proprio la propaganda del fascismo e del nazismo. Uno strumento per combattere il potere, ma al tempo stesso non del tutto assoggettata al potere stesso, ecco perché la radio è e sarà ribelle. È quello strumento che ha avuto più coraggio di tutti nel provare la strada dei nuovi linguaggi. Durante la pandemia -conclude Canella – abbiamo collaborato con gli insegnati del carcere della Dozza di Bologna, portando lezioni attraverso la radio visto: ecco quindi il programma radiofonico per loro. Poi nel libro racconto anche la storia di Radio Fragola di Trieste, una radio che lavora nell’ex manicomio di Basaglia, e che con il suo impegno ha permesso a tanti giovani di mettersi alla prova, di migliorarsi ascoltando la propria voce».

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