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Cronaca

Fabriano Lutto in città per la morte di Primo Zamparini, medaglia d’argento a Roma 1960

Un campione della “nobile arte”, che è stato in grado di vincere e avvicinare alla boxe tantissimi appassionati

Fabriano – La città perde uno dei suoi sportivi di riferimento, medaglia d’argento nei pesi gallo alle olimpiadi di Roma 1960, Primo Zamparini.

A darne notizia la Pugilistica Fabrianese, che attraverso i suoi social ricorda così il suo presidente onorario.

«È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di Primo Zamparini, nostro Presidente Onorario e figura storica del pugilato italiano e mondiale. Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Roma 1960, ha dedicato la sua vita al pugilato, supportando e ispirando generazioni di giovani atleti. La sua passione e dedizione continueranno a vivere in tutti noi. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia. Riposa in pace, Primo».

La corsa olimpica di Zamparini è ancora ricordata da tantissimi, con le sfide vinte contro il greco Kostarellos, il giapponese Haga, lo statunitense Armstrong ed in semifinale contro l’australiano Taylor.

Contro il sovietico Grigor’ev una epica battaglia per conquistare l’oro, un match drammatico portato a casa dal pugile moscovita solo grazie ad un giudizio non unanime.

Nato nel 1939, Zamparini vinse il titolo italiano dilettanti, nei pesi gallo, nel 1959, nel 1960 e nel 1961.

Nel suo palmares anche la vittoria ai mondiali militari del 1960 in Germania e il bronzo agli europei di Belgrado del 1961.

Passerà professionista nel 1961, prima di appendere i guantoni al chiodo nel 1966.

Cordoglio espresso anche dalla Federazione Pugilistica Italiana.

Il Presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico nazionale, lo ha ricordato descrivendolo come un “Monumento del pugilato italiano”.

Anche il sindaco Ghergo ha commentato con dolore la scomparsa di uno dei simboli dello sport cittadino.

«È stato il simbolo dei valori sportivi, di una disciplina antica dove il merito si conquista con la fatica dei lunghi allenamenti sul ring, dove i successi arrivano solo quando c’è una grande passione a sostenere i tanti sacrifici. Ha rappresentato un esempio fulgido per i giovani e gli sportivi, ai quali trasmetteva un entusiasmo contagioso e l’orgoglio del campione che, stringendo al petto la medaglia olimpica, poteva narrare le proprie gesta e raccontare un mondo epico, quello delle Olimpiadi di Roma, che lui aveva vissuto da protagonista. E Fabriano con lui. Fabriano, la tua Fabriano, rende omaggio al grande pugile e al grande uomo che sei stato e che continuerà a vivere nel cuore di tutti gli sportivi».

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