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Cronaca

FABRIANO MOBILITAZIONE A DIFESA DEL PUNTO NASCITA: SABATO 9 IN CITTÀ E MARTEDÌ 12 SOTTO LA SEDE DELLA REGIONE

“Ceriscioli sta gestendo questa vicenda in maniera imbarazzante”

 

FABRIANO, 5 febbraio 2019 – Non c’è pace per il punto nascita dell’Ospedale Profili. In una conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi il Sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli è ritornato ad attaccare la Regione Marche ed il Presidente Ceriscioli, a suo modo di vedere unici colpevole dell’imminente chiusura del servizio (leggi l’articolo).

Chiusura entro la fine di febbraio, ha spiegato il Sindaco, “Così come spiegato dal primario del reparto di Ostetricia Dottoressa Mazzarini, che ha ricevuto comunicazione di chiudere i battenti entro la fine del mese di febbraio“.

E lancia la doppia mobilitazione della città e del territorio tutto. La prima sabato 9 febbraio con un corteo che partirà alle ore 9 dall’ospedale per poi marciare verso il centro storico.  Martedì prossimo (12 febbraio, concomitante con la nuova seduta dell’Assemblea regionale), con un corteo di autovetture fino ad arrivare sotto la sede regionale. “Partenza intorno le ore 8.30”.

Ma poi parla anche della richiesta di un summit urgente con il Ministro Grillo (pentastellata come Santarelli ) per cercare di capire se c’è ancora tempo per intervenire per vitare l’imminente chiusura.

Ancora una volta all’attacco del presidente della regione colpevole, secondo il Sindaco Fabrianese, di “Aver fatto dichiarazioni prima ancora di parlare con il Direttore dell’Area Vasta e dell’Ospedale. Se noi avessimo intuito delle responsabilità anche da parte del Ministero noi avremmo preso provvedimenti. Questo non è successo, perché abbiamo approfondito osa che non è avvenuta”.

“Da Ceriscioli solo menzogne – accusa sempre più duramente Santarelli – non parla dei debiti impressionanti della sanità e quindi l’obbligo a rientrare, riorganizzare e tagliare. Sarebbe stato molto più onesto dirlo, sederci ad un tavolo e ragionare tutti insieme. Questo pero non è stato fatto per il nostro reparto e per tanti altri reparti degli ospedali di Jesi e Senigallia: quindi pneumologia e fisioterapia. Noi rischiamo anche di perdere seriamente cardiologia o almeno l’UTIC. Ma questa è una situazione che si può replicare in tanti altri reparti ed ospedali della regione o dell’Area Vasta”.

“Ceriscioli si trova in diffcoltà e mente spudoratamente”

5 sarebbero le falsità raccontate dal Presidente della Regione Marche secondo Santarelli: la prima legata a “chi” avrebbe respinto la richiesta di deroga fino ad arrivare alle tanto contestate schede LEA. “Per quanto riguarda la deroga negata non è stata il ministro Grillo, ma il Comitato Percorso Nascita con il suo parere non vincolante. La deroga è stata inviata il 21 novembre 2017, e non 2 anni fa come sostiene Ceriscioli.  È stato il ministero della Salute a chiedere l’invio dell’atto formale per la chiusura del reparto? Assolutamente no, perché questa richiesta è figlia delle schede LEA compilate dalla Regione chiede di inviare l’atto formale di chiusura, perché è diretta conseguenza di quanto dichiarato dalla Regione Marche nella compilazione delle schede Lea e la deroga è stata rifiutata perché manca il personale e non perché i parti siano inferiori a 500. I concorsi fatti e l’impegno della Regione? In tre anni due concorsi per reperire 15 e 9 pediatri. Professionisti finiti a Jesi e Senigallia. A Fabriano solo posti a tempo determinato, senza dimenticare che poi c’è chi ha chiesto trasferimento o non è venuto per niente”.

Trattative possibili?

“Mettersi attorno ad uno stesso tavolo? Con chi? – prosegue Santarelli – La regione sta ovviamente andando verso il progetto di un solo punto nascita per provincia. C’è un buco sulla sanità di molti milioni di euro e ne sappiamo le dimensioni e quali sono le soluzioni? Taglio personale e servizi per rientrare nei LEA per far prendere premi produttività ai dirigenti e mantenere i trasferimenti da parte dello stato. Come si ottiene tutto questo? Con i tagli. Allora se vuoi dimostrare di tenere all’Ospedale Profili investa i 50 milioni di euro di rispermi nel nostro ospediale per potenziarlo. Il mio timore è che da qui a pochi mesi ci sarà da affrontare una situazione del genere per altri reparti, ma questa volta senza che la Regione possa dare la colpa ad altri. Si sta facendo cannibalismo politico sulla pelle delle persone. Non c’è coraggio di dire chiaramente che questa è una scelta politica“.

(Saverio Spadavecchia)

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