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Fabriano Numeri da record per l’edizione numero 34 della Fabcon

Il presidente della Lokendil Manfredi Mangano: «Una nuova tappa nel nostro percorso di crescita, si dal punto di vista qualitativo che quantitativo»

Fabriano – Si è conclusa domenica la Fabcon, la 34° edizione della convention dedicata ai giochi di ruolo.

Organizzata dalla Lokendil, quest’anno la manifestazione è stata in grado di allargare i suoi orizzonti aprendo ben più di una porta sui tanti mondi della fantasia. Un successo che si ripete ancora, per una delle manifestazioni dedicate al fantastico più apprezzate d’Italia.

«Una nuova tappa nel nostro percorso di crescita, si dal punto di vista qualitativo che quantitativo – commenta il presidente della Lokendil Manfredi Mangano – ci eravamo dati come obiettivo le 500 partecipanti e 2.000 presenze ai tavoli. Siamo arrivati a superare questo traguardo, con quasi 600 partecipanti. Siamo cresciuti anche a livello di offerta perché sono cresciute partite, presenza di master e associazioni arrivate da tutta Italia. Oltre 120 giochi da provare: Fabcon offre quasi tutto quello che il mondo ludico propone per i giocatori e gli appassionati».

Cresciuta la proposta dei giochi da tavolo, con il supporto di Terra Ludyca e Centro Sportivo Italiano. Preziosa la collaborazione ed il dialogo con numerosi artisti e con la scuola Holden di Torino, con una vera e propria rassegna parallela chiamata “Si gioca e si racconta” con il patrocinio della Regione Marche ed il Consiglio Regionale delle Marche.

«La rassegna è stata molto apprezzata e con numeri molto significativi. Hanno partecipato Loredana Lipperini, Lorenza Ghinelli, Fulvio Giachino e tanti altri ancora. Un workshop molto partecipato della Ghinelli della scuola Holden e poi tanti incontri che hanno dimostrato che c’è interesse e potenziale per far diventare Fabriano un centro propulsivo della divulgazione sul tema del fantastico, e noi lavoreremo in questa direzione».

Fabcon ha dato lustro a tanti plessi della città, coinvolti Chalet, Zona Conce, biblioteca “Sassi”, il palazzo del Podestà, il complesso del San Benedetto, la Domus Mariae, la sala dell’Avis, alcuni locali del centro e tutto questo anche in collaborazione con la Pro Loco e tante altre associazioni che hanno dato “struttura” per un evento che vede una grande di rete territoriale.

«Facciamo anche scoprire la città, perché quella che possiamo offrire è una vera e propria vacanza “nerd” – conclude Mangano – vorrei inoltre ricordare che per noi questo è stato un anno estremamente importante perché abbiamo celebrato il trentesimo compleanno della Lokendil. Lo abbiamo fatto aprendo una sede a Jesi e poi puntiamo ad aprirne una terza sulla costa marchigiana. Un traguardo importante con oltre 90 iscritti e con un range d’età che va dai 14 ai 55 anni. Il gioco di ruolo si conferma un linguaggio che unisce le generazioni. Spinge all’approfondimento culturale, parla di inclusione sociale e in questa direzione noi vogliamo proseguire. Vogliamo continuare a crescere, vogliamo migliorare la proposta e capire come farlo. Non dimentichiamoci anche che questa manifestazione porta in città tante persone che oltre a giocare scoprono la nostra città».

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