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Cronaca

FABRIANO Operazione “Alchimista”, la Finanza scopre truffa da 6 milioni di euro

La complessa indagine dall’approfondimento di documentazione valutaria rinvenuta nella disponibilità di un soggetto fabrianese residente in Svizzera

FABRIANO, 20 gennaio 2022 – I finanzieri della Tenenza di Fabriano hanno concluso nelle scorse settimane una complessa attività di polizia giudiziaria nei confronti di un gruppo indagato per aver posto in essere una sofisticata truffa attraverso l’esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria attuato mediante lo schema piramidale “Ponzi”.

La complessa attività d’indagine trae origine dall’approfondimento di varia documentazione valutaria rinvenuta nella disponibilità di un soggetto fabrianese residente in Svizzera, nel corso di un controllo sulla circolazione transfrontaliera di capitali eseguito da uomini delle Fiamme Gialle al confine di Ponte Chiasso.

Dai successivi approfondimenti, eseguiti anche con l’esecuzione di mirati accertamenti su ben 375 rapporti bancari detenuti in Italia, Regno Unito, Austria ed Emirati Arabi, è stato accertato che la persona controllata aveva messo in piedi una vera e propria organizzazione, avvalendosi sia di strutture imprenditoriali aventi sede in Italia e in Svizzera sia di un’articolata rete di collaboratori sul territorio nazionale, con la finalità di raccogliere rilevanti somme di denaro presso numerosi risparmiatori, che venivano attratti con la promessa di facili guadagni, versando una somma di “ingresso”.

L’investitore veniva attratto nella rete degli organizzatori della frode millantando degli investimenti in lingotti d’oro o, a seconda delle somme da investire disponibili, in piante di “Paulonia”.

Le persone interessate all’affare venivano invitate ad effettuare delle visite guidate presso un ufficio dell’organizzazione sito in Svizzera, dove venivano ricevute singolarmente previo appuntamento, e alle quali veniva mostrato un caveau con cassette di sicurezza che custodivano un certo quantitativo di lingotti d’oro, così da avvalorare l’affidabilità dell’organizzazione.

Alla vista del metallo prezioso il cliente veniva quindi rassicurato, e indotto ad incrementare l’investimento iniziale richiesto per entrare nel sistema, che nel caso dell’oro era di 10.000 euro e multipli.

L’altro settore d’investimento proposto, come detto, era quello legato alla vendita di lotti di alberi di “Paulonia”, il cui legno di valore era asseritamente destinato alla produzione di mobili per grandi catene di distribuzione versando una quota d’ingresso, in questo caso, di 7.500 euro. In realtà, come scoperto dai finanzieri, tali piante non sarebbero mai state messe a dimora, ma fittiziamente vendute solo sulla carta.

I dettagli dell’operazione “Alchimista”

Le indagini hanno permesso di individuare 170 persone vittime della truffa a partire dall’anno 2015 e residenti nelle province di Ancona, Fermo e Macerata. Fra gli individui truffati vi sono casalinghe, pensionati, dipendenti pubblici, professionisti, che in alcuni casi hanno perso somme fino a 100.000 euro, bruciando così tutti i propri risparmi.

Gli approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle hanno permesso di ricostruire, quindi, un rilevante flusso di operazioni finanziarie per un totale di circa 6 milioni di euro, confluito in investimenti in oro e metalli preziosi, con lo scopo finale di trarre ingiusti profitti impiegandoli per finalità personali degli organizzatori.

Al termine delle indagini l’A.G. di Ancona ha emesso 10 avvisi di conclusione indagini nei confronti dell’organizzatore della frode – attualmente detenuto in Svizzera per altri reati – e dei suoi collaboratori, in ordine ai reati di truffa, appropriazione indebita, autoriciclaggio e abusiva attività finanziaria, con l’aggravante della transnazionalità.

(Redazione)

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