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FABRIANO PALIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA: IL BILANCIO DEL PRESIDENTE SOLARI

FABRIANO, 27 giugno 2018 – Dopo quasi due settimane di tuffo nel passato, la ventiquattresima edizione del palio di San Giovanni Battista va in archivio con la nona vittoria di Porta del Piano accolta da una piazza da oltre 10.000 presenze.

Giorni intensi, che hanno visto la quarto porte contendersi la vittoria finale e darsi “battaglia” durante tutte le altre sfide in programma. Protagonista di questo palio il “dualismo” Pisana – Piano, con la prima porta a vincere giochi popolari, infiorata ed arcieri e la seconda a conquistare il “triplete” di palio dei monelli, trofeo della porta ed ovviamente la sfida del maglio. Sfida vista in streaming da oltre 1.200 utenti internet. Record assoluto.

Tempo di bilanci quindi, per un presidente dell’Ente Palio al primo vero e proprio “giro di giostra” (rigorosamente medievale). Parla Sergio Solari.

Primo anno da presidente dell’ente palio. Il compito quanto è stato gravoso?

Solamente entrando all’interno dell’organizzazione si può comprendere quanto lavoro sia necessario per il Palio. Il Palio è una macchina che per funzionare a dovere ha bisogno di tante persone al suo interno. È successo anche quest’anno, con il grande lavoro dei volontari che hanno speso il loro tempo per la nostra città. L’Ente Palio è un’associazione senza scopo di lucro, non si riceve nessun compenso: siamo tutti volontari. Il Palio si regge sugli sponsor che, di anno in anno, ci supportano. Per costruire un Palio ci vogliono 10 mesi: non sono solo i 10 giorni di giugno, ma un lavoro che prosegue durante l’anno con eventi come i borghi natalizi dello scorso Natale. L’obiettivo è ora quello di  cercare di aumentare il numero di chi vorrà darci una mano.  Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff dell’Ente per il lavoro svolto.

Un palio che cerca di modificare anno dopo anno la sua proposta rimanendo però “quadrato” nella sua forma principale. Per il prossimo anno qualche altra idea da sviluppare e da inserire nella rievocazione storica?

Ricorrenza importante, i primi 25 anni di Palio. Abbiamo già qualche idea, ma innanzitutto vorremmo che i 10 giorni del 2019 diventino una vetrina, come successo in quest’edizione, per quelle associazioni che durante l’anno donano lustro sociale, culturale ed artistico alla nostra città con le loro iniziative. Siamo già concentrati al 2019 ma non possiamo svelare ancora niente.

Anche quest’anno le infiorate artistiche hanno avuto un peso notevole nell’economia della rievocazione. Avete intenzione come Ente Palio di rafforzare la collaborazione con Fabriano InAcquarello per mettere a sistema due arti che danno lustro a Fabriano?

Le infiorate restano un punto di forza all’interno del Palio di San Giovanni e stiamo pensando ad un’ulteriore valorizzazione di quest’espressione artistica. La nostra volontà di collaborazione si è resa evidente con la mostra di acquarelli che abbiamo ospitato dal primo all’ultimo giorno di Kermesse storica, insieme quella delle ceramiche, realizzate dagli allievi dell’Università Popolare: questa è stata un’ulteriore rafforzamento della nostra linea di apertura nei confronti di chi vuole lavorare e collaborare con l’ente per rendere il Palio una manifestazione sempre più attrattiva e farla diventare ancora più importante per la città. Il programma di quest’anno lo dimostra: 48 eventi in 10 giorni. Convegni storici, le infiorate, borghi e botteghe medievali, caccia al tesoro, giochi di ruolo, presentazione di libri, la magnalonga, recital di poesie e molto altro ancora. Abbiamo strutturato un programma armonioso,  per soddisfare tutti.

L’anno prossimo sarà anche l’anno dell’Annual Meeting Unesco: quale l’occasione da cogliere nell’organizzare un palio così importante e che taglierà il traguardo del quarto di secolo?

Sarà una grande occasione che ci potrebbe permettere di far conoscere anche all’estero il Palio. A breve ci incontreremo con l’Amministrazione per iniziare a tracciare una strada comune per cogliere l’occasione nel migliore dei modi per tutta la città. Noi come ente siamo a disposizione, perché da quando ci siamo insediati abbiamo dichiarato il nostro obbiettivo: continuare a crescere nei prossimi anni.

(s.s.)

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