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Cronaca

Fabriano Progetto “Michelangelo”, la possibile cessione delle cartiere allarma l’Ugl

Nei prossimi giorni la segreteria regionale UGL chiederà alla Regione Marche la convocazione di un tavolo di confronto

Fabriano – Crescono le preoccupazioni sul futuro delle cartiere di Fabriano dopo le notizie di una possibile vendita dell’area Marche del gruppo Fedrigoni.

«Si tratta delle ex Cartiere Miliani di Fabriano – sottolinea Paolo Pierantoni storico sindacalista delle cartiere di Fabriano ed attuale segretario regionale del sindacato UGL – e le nostre preoccupazioni sono legate ad una bassa sensibilità dimostrata in questa fase, su una azienda che ha fatto la storia industriale del nostro paese e che ha tutte le capacità di continuare a costruire una storia nel suo futuro industriale. Ma questo può accadere solo se si crede in un progetto industriale e per far questo è necessario uscire dalla gestione finanziaria del gruppo così come è stato fatto dal Fondo Bain Capital inizialmente da soli e successivamente insieme al Fondo BC Partners».

Paolo Pierantoni segretario regionale del sindacato UGL

«La chiusura del settore banconote di tre anni fa ed oggi la messa in discussione di un settore come quello ufficio ci fanno porgere diverse domande. La prima è che per quale motivo ci hanno comprato e ci stanno massacrando anno dopo anno. Se non avevano interesse per quello che questa azienda produceva ed era conosciuta nel mondo perché ci stanno chiudendo passo dopo passo tutto quello per cui eravamo riconosciuti come leader di settori sotto il marchio Fabriano. Altra domanda ma coloro che dovrebbero essere al nostro fianco come sindacato in queste battaglie e mi rivolgo in particolare alla politica dove sono?  I Sindaci dei tre comuni marchigiani, Fabriano Pioraco e Castelraimondo, il Governatore della Regione Marche dove sono e cosa stanno facendo a seguito dei tanti messaggi di allarme che in questi anni abbiamo fatto».

«La più grande preoccupazione è in quello che è stato fatto trapelare: “Fedrigoni sta valutando la dismissione delle attività dove la differenza è data dal prezzo e non dalla qualità della carta, per esempio i fogli per le fotocopiatrici”. Si tratta di un settore che dalla pandemia ad oggi ha dato tanti risultati positivi, con marginalità minori ad altri settori ma non in perdita, una attività che andrebbe mantenuta e sviluppata nell’ interesse dei lavoratori e della nostra comunità in una logica non della semplice speculazione.  Attualmente Fedrigoni – sostiene ancora Paolo Pierantoni della UGL Marche – sarebbe intenzionata con la dismissione a mandare a casa 200 lavoratori solo perché il loro guadagno è minore delle loro aspettative un aspetto che se non fosse tragico farebbe sorridere per le motivazioni che si portano dietro».

«Noi siamo fortemente contrari a queste ipotesi – Conclude – e chiediamo ai sindaci ed alla regione Marche di rapportarsi con noi e di non farsi imbambolare dai vertici di Fedrigoni i cui loro obiettivi sono distanti anni luce da quello che noi abbiamo sempre creduto. Per far questo è grave che ancora non sia stato istituito un tavolo di confronto politica e sindacati per contrastare questa evoluzione non comprendendo cosa si stia aspettando. Faccio un appello quindi al sindaco di Fabriano, comune capofila del gruppo, che convochi immediatamente i sindacati e si attivi per un confronto con gli stessi e che questo avvenga prima di incontrare l’azienda e prima che i giochi siano conclusi».

Nei prossimi giorni la segreteria regionale UGL chiederà alla Regione Marche la convocazione di un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati.

«Un appello infine anche ai lavoratori di essere al fianco del sindacato in questa fase per portare a casa tutte le iniziative necessarie alla tutela dei posti di lavoro e dei siti produttivi».

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