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Fabriano «Sullo Chalet la maggioranza non sa come difendersi»

Lorenzo Armezzani replica ai capigruppo di maggioranza, animando ancora la politica cittadina

Fabriano – Parlano di “un’operazione socio-culturale pulita e virtuosa” e di “un progetto socio-educativo oltreché di tipo aggregativo”. Progetto di due paginette scarse fra l’altro scritto dall’Ambito Sociale 10 e non da loro. L’avranno letto?

Spendono per 10 settimane i soldi che servirebbero per tenere aperto il CAG un anno intero.

Se avessero speso la metà del tempo che hanno impiegato per attaccarmi, si sarebbero accorti degli errori e delle mancanze che ho indicato. Non prendono e non possono prendere posizione per un semplice motivo: perché ho ragione, e da vendere. Lo Chalet è chiuso non per insondabile volontà degli dèi ma per scelte sbagliate di questa amministrazione che corre ai ripari fuori tempo massimo in modo goffo, inopportuno e forse illegale. Lo ripeto: la toppa è peggio del buco, che hanno creato loro. 

A Paladini in particolare piace appellarmi con epiteti vari e sta volta mi accusa di ergermi a esperto e maestro delle politiche giovanili.

Dal 2003 al 2015 ho lavorato come animatore sociale in tre CAG. Dal 2008 al 2014 ho coordinato il servizio di assistenza educativa a minori e famiglie anche come educatore territoriale. Ho un master in programmazione dei servizi sociali. Ho il titolo professionale di operatore sociale.

Nel 2009 e nel 2010 partecipo al Meeting Nazionale degli operatori di Centri di Aggregazione Giovanili a Rovigo. Nel 2011 sono a Torino per una formazione con il Gruppo Abele sull’educativa di strada che poi abbiamo sperimentato a Fabriano e Cerreto d’Esi. Sono avvocato fra i pochissimi a Fabriano ad avere la specializzazione in avvocato di diritto penale minorile previsto dal codice. Oggi mi occupo anche di orientamento al lavoro e ho lavorato nei progetti di Garanzia Giovani. Ma Paladini ha ragione: non sono un maestro. Ma due cose, se vuole, gliele spiego.

Da ultimo capisco l’ansia di definirsi di sinistra per chi appoggia anima e cuore un progetto conservatore da rimpiangere Merloni, e quindi spingermi a destra dev’essere terapeutico.

Ma non c’è bisogno: io non ho nessuna patente di sinistra. Non sono ai primi posti, non faccio piazzate davanti Acquaroli per far vedere che esisto, non ho bisogno di riconoscimento né tanto meno di alzarmi platealmente a stringere mani a livorosi entusiasti della speculazione green.

Nei circoli, per strada, con gli esclusi, oggi i giovani, ieri gli anziani, le lavoratrici e i lavoratori in appalto, pagati da fame da questo Comune, i bambini e le scuole, gli imprenditori che chiudono, i migranti e chi non ha voce perché non ha nessuna tessera né club ai quali appartenere: se volete, in quei posti mi troverete.

Lorenzo Armezzani – Consigliere comunale Fabriano Progressista

© riproduzione riservata

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