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FABRIANO TERRE ALT(R)E, IL FESTIVAL ENTRA NEL VIVO

Seconda settimana di appuntamenti, con “tappa” sabato ad Amandola (Fermo)

 

FABRIANO, 21 marzo 2019Terre Alt(r)e entra nella seconda settimana di appuntamenti, un festival per raccontare l’orgoglio dell’appennino.

Ideata ed organizzata da Terre in Moto Marche, rete di realtà sociali, associazioni e semplici cittadini nata in seguito agli eventi sismici del 2016 e 2017, racconterà i contorni di un territorio unico, che rischia marginalità e assenza di prospettive future.

Momenti per stimolare la discussione e per raccontare che territori diversi tra loro spesso sono accomunati da problemi analoghi. Luoghi che “non contano”, lontani dagli “epicentri” decisionali, dove si convive con declino, marginalità e assenza di prospettive future.

Venerdì 22 marzo, ore 18.30, Sala Ubaldi, Fabriano. Un incontro per parlare dei progetti economici che imperversano sull’Appennino e delle loro criticità sociali e ambientali. Leonardo Animali dialoga con l’antropologo e ricercatore del gruppo Emidio di Treviri Michele Serafini e con il presidente di Italia Nostra Marche Maurizio Sebastiani.

Sabato 23 marzo, ore 16.30, Piazza Matteotti Amandola (FM). All’interno del convegno AAT – Amandola, Ascoli, Tokyo. Italy meets Japan – Architettura temporanea/contemporanea: strategie adattive e spontanee verso un futuro imprevedibile, organizzato dalla Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino, il professore e antropologo dell’Università di Palermo Matteo Meschiari presenta il suo libro Disabitare. Antropologie dello Spazio domestico edito per Meltemi. Evento realizzato in collaborazione con Kindustria Matelica e Università di Camerino

Domenica 24 marzo, dalle ore 9 alle 15, Tenuta San Cassiano, Fabriano, CeNarrazione. Alla scoperta del territorio e dei racconti sul sisma dei giovani del luogo attraverso passeggiate, teatro e degustazioni. Alle ore 12 i racconti tellurici dei giovani fabrianesi, esito quasi teatrale del laboratorio Segni vivi e Drammaturgia a cura di Laura Trappetti. Per informazioni sull’evento 3319139393

Sempre accessibile a Palazzo del Podestà gli scatti del progetto MAI+ realizzati dal fotografo Claudio Colotti sugli effetti distruttivi del sisma del 2016 e 2017; Habitat del regista Emiliano Dante sul post-sisma aquilano e la trasformazione della città in non-luogo; i lavori del gruppo T3 per il progetto Terre di ricerca sullo spopolamento e i divari socio-economici dell’Appennino marchigiano. La mostra resterà aperta ogni giorno dal 15 al 31 marzo in orario 17-20

(s.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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