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Cronaca

Fabriano Trasferimento scuola Mazzini, venerdì assemblea pubblica

L’appuntamento con l’assemblea è fissato per domani alle 18 all’interno della sala consiliare di palazzo del Podestà

Fabriano – Domani (ore 18 presso la sala consiliare del palazzo del Podestà), assemblea pubblica convocata dall’amministrazione per discutere del trasferimento temporaneo presso i locali dell’ex Seminario.

Una scelta, come spiega l’amministrazione nella convocozione, per “Garantire la sicurezza dei plessi scolastici, è inprocinto di avviare i lavori di adeguamento sismico della scuola primaria Mazzini. La realizzazione dell’opera richiede il trasferimento temporaneo presso altra sede dell’intero istituto“.

«Sono convinto che sia una bellissima notizia per la nostra città perché finalmente l’Amministrazione decide di aprirsi e confrontarsi con la cittadinanza – Commenta Lorenzo Armezzani, consigliere di minoranza di Fabriano Progressista – Sono inoltre politicamente soddisfatto perché avevo presentato già a marzo di quest’anno una proposta di delibera per l’istituzione di un pubblico dibattito sullo stato dell’edilizia scolastica in generale e sul trasloco della scuola Mazzini in particolare. Sull’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale troverete anche una mia interrogazione proprio sul destino della scuola Mazzini che appena dieci giorni fa era ancora ignoto. Quindi ben venga questa assemblea pubblica alla quale invito tutti i cittadini a partecipare anche se non hanno bimbi che frequentino la scuola Mazzini: l’istruzione non è un affare privato ma coinvolge l’intera nostra comunità».

«Auspico ora che l’Amministrazione, che è partita malissimo sul fronte della scuola senza neanche affidare una delega specifica sulla pubblica istruzione – conclude il consigliere – continui su questa strada e convochi quanto prima un’altra assemblea pubblica per spiegare alle famiglie e ai cittadini a che punto stanno gli altri importanti progetti di edilizia scolastica ovvero i lavori della scuola Marco Polo, la dimenticata scuola di Marischio e il nuovo edificio per la Giovanni Paolo II: la scuola non può attendere».

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