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Cronaca

Fabriano Whirlpool: «Aumenta cassaintegrazione nello stabilimento di Melano»

Fiom di Ancona denuncia “Una totale assenza di interventi a sostegno del mondo del lavoro, in piena continuità con i governi precedenti”.

Fabriano, 27 aprile 2023 – “Aumento della cassaintegrazione a Melano”. Denuncia così la Fiom di Ancona ina nota stampa, quella che poi definisce come “Complicata situazione del settore dell’elettrodomestico” osservando che il “rimbalzo dei volumi” ancora tarda ad arrivare.

«La tenuta industriale sarà sostenibile solo in presenza di significativi ed adeguati investimenti da parte delle imprese – spiega Pierpaolo Pullini responsabile sindacale Fiom per il territorio fabrianese – che comunque non possono non essere supportate da politiche importanti che mettano al centro dell’azione del Governo la tutela dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori e dei settori strategici dell’industria del Paese, politiche ad oggi completamente assenti dall’agenda dell’Esecutivo e per le quali nel mese di maggio sono previste importanti manifestazioni a livello nazionale».

«Le conseguenze, che rischiano di diventare strutturali – spiega ancora Pullini –  sono un aumento della precarietà, con riduzione dei contratti in somministrazione, un ulteriore impoverimento dei salari ed il rischio di perdita di pezzi importanti di industria nelle riorganizzazioni che stanno venendo avanti rischiando di restare in mano esclusivamente di multinazionali che troppo spesso operano con logiche esclusivamente finanziarie».

Nella nota stampa la Fiom di Ancona denuncia “Una totale assenza di interventi a sostegno del mondo del lavoro, in piena continuità con i governi precedenti”.

«Sempre più assordante risulta il silenzio dell’esecutivo anche sulla complicata vertenza Whirlpool – denuncia –  che invece andrebbe sostenuta con interventi straordinari dal parte del “Pubblico”, nella logica che il nuovo grande player dell’elettrodomestico che dovrà nascere dall’operazione annunciata mese di gennaio, abbia l’Italia al centro delle sue strategie a cominciare dalla sopravvivenza di tutte le funzioni impiegatizie e dei siti produttivi, compreso quello di Melano, uno dei pochi presidi industriali rimasti in un territorio che rischia sempre più lo spopolamento e la desertificazione industriale».

«Per il mese di maggioconclude il responsabile sindacale Fiom – nel polo unico di produzione dei piani cottura di tutta l’area EMEA ( Melano Factory ), è previsto un ulteriore aumento della cassa integrazione con un utilizzo degli impianti produttivi che rischia di scendere drammaticamente sotto il 50% della capacità: un forte incremento delle fermate totali della fabbrica che contribuisce ad aumentare le preoccupazioni di tutte le maestranze, sia per le incertezze sul futuro, sia per la perdita salariale che supera le 400 euro al mese e si va a sommare drammaticamente agli effetti dell’inflazione record.

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