Falconara Ai saluti il comandante dei Carabinieri Giuseppe Esposito

Falconara – Oggi per il ten. Giuseppe Esposito è l’ultimo giorno di lavoro come comandante della Tenenza dei Carabinieri.

Assumerà il comando della Compagnia dei Carabinieri di Fano in vista della sua promozione a capitano. Il tenente è stato ricevuto ieri al Castello dalla sindaca Stefania Signorini, per l’ultimo incontro istituzionale prima del nuovo incarico.

Il tenente Esposito ha donato alla sindaca Signorini un mazzo di fiori e un crest con l’immagine della Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri, mentre la Sindaca ha voluto omaggiare il comandante con la scultura della vela dell’artista falconarese Guido Armeni.

«Mi sono impegnato al massimo – ha detto con una punta di commozione il comandante Esposito – e a Falconara ho trovato un’Amministrazione che ha sempre dato la massima collaborazione. Mi sono trovato in sintonia con la sindaca Signorini e con il Comando della Polizia Locale, siamo andati sempre nella stessa direzione, quella della tutela dei cittadini».

La sindaca e il tenente hanno ripercorso 2 anni di attività, trascorsi nel segno della massima collaborazione tra i militari dell’Arma e il Comune, con alcune operazioni svolte in sinergia dai militari e dalla Polizia Locale.

Il tenente Esposito ha infatti voluto salutare anche il comandante della Municipale Luciano Loccioni e gli agenti. Tra le operazioni svolte dai Carabinieri della Tenenza sotto la guida del comandante Esposito, il salvataggio di un uomo che, nel luglio 2023, si era sentito male in auto ed era rimasto nell’abitacolo arroventato, sotto il sole, privo di sensi, a pochi metri dall’ingresso della Tenenza.

La Sindaca, che ha sottolineato la grande collaborazione con il comandante, ha anche evidenziato come uno degli interventi maggiormente apprezzati è stato quello del gennaio scorso, quando gli uomini del comandante Esposito hanno rintracciato 2 truffatrici bulgare, che avevano appena sottratto il bancomat a un 79enne e sono anche riusciti a recuperare e restituire il denaro prelevato indebitamente.