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Falconara Al via la manutenzione dei fossi, tutti gli interventi

In fase di completamento la messa in sicurezza anti alluvione, inoltre la Regione ha programmato un grandi lavori di scavo del letto del fiume Esino che interesserà un tratto di 15 chilometri dalla foce fino a Jesi

Falconara – Sono partiti i lavori di pulizia dei fossi nei tratti di competenza del Comune.

Gli interventi riguardano i fossi San Sebastiano, Cannetacci (nel tratto tra la ferrovia e la Statale 76), Rigatta, il fosso dello Zocco e quello delle Caserme. E’ previsto, in particolare, lo sfalcio della vegetazione lungo il letto dei corsi d’acqua, per eliminare eventuali ostacoli al deflusso.

«Il Comune provvederà alla pulizia di oltre 4 chilometri di fossi – spiega la vicesindaco Valentina Barchiesi, con delega ai lavori pubblici -. Gli interventi già avviati hanno comportato un investimento di circa 17mila euro, cui si aggiungono oltre 7mila euro per la manutenzione di altri corsi d’acqua».

Quanto ai principali fossi che scorrono attorno alla pista d’atterraggio dell’aeroporto, in cui confluiscono i tratti di competenza comunale, sono già stati messi in sicurezza attraverso le opere del Consorzio di bonifica, grazie a finanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico che per il solo territorio di Falconara ammontano a 13,8 milioni.

I lavori sono stati in gran parte portati a termine, fatta eccezione per le casse di espansione a monte del tratto falconarese dei fossi San Sebastiano e Cannetacci, il cui completamento è previsto per la prima metà del 2024. Successivamente sarà anche realizzato il collegamento tra le stesse casse di espansione e i fossi San Sebastiano e Cannetacci, intervento per il quale la Regione Marche ha ottenuto un finanziamento di 3,8 milioni.

Sempre per la prima metà del 2024 è prevista la realizzazione dell’ultima opera di messa in sicurezza dell’area attorno all’aeroporto.

A questi si aggiungono anche gli interventi integrati di difesa costiera di Falconara Marittima e Montemarciano e riduzione del rischio idraulico nel tratto terminale del fiume Esino, per i quali la Regione dispone di finanziamenti per 17,34 milioni.

Per eliminare o comunque attenuare sensibilmente il rischio idrogeologico nel tratto terminale del fiume Esino la Regione ha infatti programmato un grosso intervento di scavo del letto del corso d’acqua, che interesserà un tratto di 15 chilometri dalla foce fino a Jesi. Lo scavo, finalizzato anche a reperire materiale ghiaioso per il ripascimento della spiaggia di Marina di Montemarciano, martoriato dall’erosione, permetterà di abbassare il livello dell’Esino, che come accertato dal Provveditorato e dai tecnici regionali dell’assessorato alla Difesa del suolo e della costa, è oggetto di sovralluvionamento.

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