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Falconara Bagno sì bagno no, il surreale divieto di balneazione

La prima domenica di vera estate è trascorsa in modo grottesco, i bagnanti hanno fatto spallucce e in mare, a tuffarsi, c’è stato il pienone

Falconara – Ma il divieto di balneazione c’è o non c’è a Falconara? La prima domenica di vera estate con un caldo torrido che faceva venir voglia di tuffarsi in acqua è trascorsa in modo grottesco e surreale.

Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da porsi domande alle quali chi di dovere dovrà pur rispondere. In una parte significativa del litorale falconarese da sabato sono apparsi i famigerati cartelli con gli avvisi di divieto di balneazione mentre nella porzione sud della spiaggia tutto scorreva regolarmente e il bagno era consentito.

Surreale la situazione del Bagno 10, lo stabilimento Siesta, che per metà è posizionato dove c’era il divieto e per l’altra metà dove l’ingresso in acqua era consentito. Sta di fatto che, però, a tuffarsi nel mare che ieri era certamente più azzurro e più pulito di molte altre giornate sono stati un po’ tutti, bambini compresi, anzi forse proprio i ragazzi e i giovani erano in maggioranza e se ne sono infischiati alla grande di un divieto che è così divenuto inutile e non rispettato.

Del resto in tutta la giornata nessuno ha visto addetti o agenti della Polizia Locale sul litorale attenti a far rispettare i divieti, tanto da far pensare che anche gli amministratori abbiano capito che il provvedimento era anacronistico e probabilmente sbagliato.

«Mi viene da ridere – diceva un padre di famiglia intento a sorvegliare il bambino che stava giocando in acqua – a vedere la cartina che campeggia sul sito del sistema informativo territoriale del Comune di Falconara: c’è una linea immaginaria che divide le acqua balneabili da quelle non balneabili, come se da un metro a un altro la qualità dell’acqua fosse diversa».

Ieri mattina molti operatori commentavano i divieti di balneazione apparsi sul litorale di fronte ai primi stabilimenti e chalet, da Villanova al pontile dell’ex piattaforma Bedetti. Tutti sottolineavano come fosse profondamente sbagliato vietare i bagni nella parte nord della spiaggia.

«E’ una splendida domenica di sole – dicevano all’unisono bagnini e titolari degli stabilimenti, sostenuti anche dai bagnanti – da tanto tempo l’acqua non è così pulita e chiara. Si capisce lontano un miglio che la qualità delle acque del mare oggi è migliore di tanti giorni precedenti. Dopo le grandi piogge e le alluvioni non c’era mai stata un’acqua tanto pulita».

Nella parte sud dell’arenile falconarese i bagni erano consentiti ieri ma gli operatori erano solidali con i colleghi degli stabilimenti più a nord. E mentre bambini, giovani e adulti non rinunciavano al bagno refrigerante c’era anche chi sottolineava alcune problematiche. E’ il caso di Paolo Monti, conosciuto docente di Falconara, cliente abituale di Playazzurra.

«E’ incredibile come vicino al nostro bagno sia stata montata la stessa doccia rotta che c’era anche la stagione scorsa: chiediamo agli operai comunali di sostituirla perché anche loro sapevano che era inservibile».

Il sindaco Stefania Signorini getta acqua sul fuoco.

«Oggi vedremo le ultime analisi dell’acqua ma il problema è dovuto al fiume e non possiamo farci molto».

Intanto la gente fa spallucce e in mezzo al mare, a tuffarsi e bagnarsi, c’è il pienone.

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