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Falconara Code chilometriche sulla Ss 16: semaforo di Fiumesino sotto accusa

Il Comune accoglie i suggerimenti degli automobilisti e rimodula i tempi dell’impianto

Falconara – «È giusto far attraversare le persone in sicurezza ma il semaforo attivato un mese fa nell’area di Fiumesino, di fronte alla raffineria Api, non è ben tarato e deve essere regolato altrimenti ogni giorno si creano file interminabili di veicoli nella zona con disagi e tanto smog».

Diversi automobilisti che percorrono la Statale 16 per recarsi la mattina al lavoro verso Ancona e Falconara segnalano il problema delle file chilometriche che si creano e raggiungono addirittura la periferia di Marina di Montemarciano. Tra di loro c’è anche Francesco Pellegrini, presidente della Croce Gialla di Chiaravalle, che quotidianamente percorre quel tratto di Statale per recarsi al lavoro. E non è certo il tipo che fa polemiche.

«Anzi – afferma – è giustissimo far attraversare la gente in maniera sicura dopo tutto quello che è accaduto in quel tratto ma, qualcosa si deve rivedere perché quasi ogni giorno si formano code di veicoli lunghe anche un paio di chilometri».

I suggerimenti degli automobilisti vengono subito recepiti dall’Amministrazione comunale la quale ieri ha assicurato che «entro breve tempo saranno rimodulati i tempi del semaforo».

L’impianto era stato attivato un mese fa anche in conseguenza del tragico incidente stradale che coinvolse la tunisina Fatma Ben Frej, mamma 52enne di 4 figli, che fu travolta da una Fiat Panda mentre stava attraversando la strada. Da allora la sindaca Stefania Signorini si era ripromessa di far attivare un semaforo a chiamata che consenta di attraversare in sicurezza la strada di fronte alla raffineria. Dopo vari colloqui con l’Anas il semaforo era stato prima istallato e poi attivato.

«Può sembrare banale istallare un semaforo – aveva detto la Sindaca – ma l’iter è stato complesso: abbiamo dovuto ottenere l’autorizzazione dell’Anas, che per decenni era sempre stata negata, ci siamo dovuti confrontare con i proprietari per acquisire le particelle necessarie e procedere alla caratterizzazione del suolo che grava su un sito di interesse nazionale».

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